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Somministrare il vaccino direttamente nei polmoni aumenta la protezione contro la tubercolosi

 
Somministrare il vaccino direttamente nei polmoni aumenta la protezione contro la tubercolosi

Uno studio australiano dimostra che il vaccino contro la tubercolosi, se somministrato nei polmoni, offre una protezione più duratura e potente

Un team di ricerca del Queensland settentrionale, in Australia, ha scoperto che somministrare il vaccino contro la tubercolosi direttamente nei polmoni potrebbe creare una protezione più forte contro la malattia infettiva più mortale al mondo. Esiste un vaccino disponibile per proteggere dalla tubercolosi, sviluppato nel 1921, ma si sa poco sul perché a volte il vaccino smette di offrire protezione durante l'adolescenza.

I dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità hanno rivelato 10,8 milioni di nuove infezioni da tubercolosi a livello globale nel 2023 e 1,3 milioni di decessi.

La scoperta: più efficacia con il vaccino nei polmoni

Il team della James Cook University ha scoperto che la somministrazione di un ceppo più forte dell'unico vaccino esistente contro il bacillo di Calmette-Guérin, o BCG, ha generato una risposta immunitaria efficace nei polmoni. "Questo studio si concentra in realtà su questo collegamento tra il modo in cui l'organismo ripara i polmoni dopo una lesione minore e il modo in cui ciò può portare a una migliore protezione contro la tubercolosi", ha affermato il professore associato Andreas Kupz, che ha diretto lo studio.

Perché il vaccino BCG perde efficacia nel tempo

La tubercolosi si diffonde principalmente attraverso l'aria quando una persona affetta da tubercolosi attiva tossisce, starnutisce o parla. Il dott. Kupz ha affermato che gli elevati tassi globali di tubercolosi sono dovuti in parte alla limitata efficacia dell'unico vaccino autorizzato, sviluppato nel 1921 per proteggere gli adulti tramite un'iniezione nel braccio. "Dato che viene somministrato tramite iniezione dopo la nascita, spesso non garantisce una protezione a lungo termine contro le infezioni respiratorie", ha affermato.

Lo studioso ha affermato che la ricerca del team potrebbe avere diverse importanti implicazioni per lo sviluppo di un vaccino contro la tubercolosi più efficace, che alla fine potrebbe salvare delle vite. La tubercolosi è stata ampiamente debellata dall'Australia, ma è più diffusa nell'Australia settentrionale, in particolare a Capo York e nelle isole dello Stretto di Torres. Gli ultimi dati disponibili del Queensland Health mostrano che nel 2023 lo Stato ha curato 189 persone per infezioni da tubercolosi.

Il dott. Kupz ha affermato che Cape York e le isole dello Stretto di Torres sono le zone più vulnerabili a causa della loro vicinanza alla Papua Nuova Guinea, dove si registrano alti tassi di infezione.

Redazione