Uno studio dell’UCLA rivela che i pazienti vaccinati contro il Covid hanno meno probabilità di sviluppare danni renali gravi durante e dopo il ricovero ospedaliero
Le complicazioni da Covid-19 non risparmiano organi vitali: cuore, polmoni, cervello e soprattutto reni sono tra i più colpiti nei casi severi. Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’UCLA (University of California, Los Angeles) mette in luce un effetto protettivo importante dei vaccini anti-Covid: una minore incidenza di danni renali gravi nei pazienti ricoverati.
Il vaccino anti Covid protegge anche i reni
Analizzando le cartelle cliniche di oltre 3.500 pazienti adulti ricoverati per Covid tra marzo 2020 e marzo 2022, i ricercatori hanno osservato che coloro che avevano ricevuto almeno due dosi di vaccino mRNA (Moderna o Pfizer) o una dose del vaccino Johnson & Johnson avevano meno probabilità di sviluppare complicanze renali gravi rispetto ai non vaccinati.
L’indicatore chiave dello studio è stata la necessità di ricorrere alla CRRT (Continuous Renal Replacement Therapy), una forma intensiva di dialisi utilizzata nei reparti di terapia intensiva. Tra i pazienti non vaccinati, il 16% ha richiesto CRRT, contro l’11% dei vaccinati. Inoltre, dopo la dimissione, i non vaccinati avevano un rischio oltre due volte e mezzo maggiore di aver ancora bisogno della terapia sostitutiva renale e mostravano anche una mortalità più alta.
Sebbene il dato sia incoraggiante per l’efficacia vaccinale, i ricercatori ammettono un limite importante: non sono disponibili dati sullo stato renale preesistente dei pazienti, rendendo difficile stabilire se i reni fossero già compromessi.
Il Covid-19 può danneggiare i reni sia direttamente sia come effetto secondario del danno ad altri organi. Le infezioni lievi o asintomatiche raramente causano problemi renali significativi, mentre i danni sono più comuni nei casi gravi, specie in persone anziane o immunodepresse. Tuttavia, anche chi soffre di glomerulonefrite, una patologia renale cronica, può essere a rischio sia per l'infezione che per la risposta al vaccino.
Non solo adulti: uno studio precedente ha evidenziato che i bambini colpiti da Covid avevano un rischio del 35% maggiore di sviluppare malattie renali croniche entro sei mesi dall'infezione.
Questo studio aggiunge un tassello fondamentale alla comprensione degli effetti sistemici del virus e rafforza l’idea che i vaccini anti-Covid non solo proteggano dal contagio e dalle forme gravi, ma possano anche ridurre le complicanze a lungo termine come l’insufficienza renale.