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Violenza contro le donne, allarme sociale e istituzionale

 
Violenza contro le donne, allarme sociale e istituzionale

L’Italia piange Martina e Fernanda. Lo scorso 19 maggio il Dipartimento per le Pari Opportunità ha presentato il Libro Bianco: “La formazione è il primo strumento per prevenire la violenza di genere”

A dieci giorni dalla presentazione ufficiale del Libro Bianco per la formazione sulla violenza contro le donne, avvenuta durante il FORUM PA 2025, l’Italia si risveglia nuovamente scossa da due drammatici casi di femminicidio. L’atroce uccisione della 14enne Martina Carbonaro ad Afragola e la morte della maestra d’asilo Fernanda Di Nuzzo a Grugliasco non sono solo crimini efferati, ma campanelli d’allarme che impongono un radicale cambiamento culturale e istituzionale.

Il Libro Bianco: formazione e prevenzione per fermare la spirale della violenza

Durante il Forum PA, svoltosi al Palazzo dei Congressi di Roma, il Dipartimento per le Pari Opportunità ha lanciato il Libro Bianco, un’opera strutturata in due sezioni: analisi del fenomeno della violenza maschile contro le donne e linee guida operative per la formazione di operatori sanitari, forze dell’ordine, magistrati, insegnanti, giornalisti, educatori.

Il documento è stato redatto dal Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio sulla violenza, con il contributo di Fabrizia Giuliani, Vittoria Doretti, Claudia Segre e altre esperte. Il Capo del Dipartimento, Laura Menicucci, ha dichiarato:

“Non bastano buone leggi. Servono conoscenze condivise, formazione continua e la costruzione di un alfabeto comune. Questo Libro Bianco è una bussola operativa per tutti gli attori coinvolti”.

Martina Carbonaro, 14 anni: uccisa dall’ex perché “mi ha lasciato”

AFRAGOLA (NAPOLI) – L’Italia intera è sotto shock per la morte di Martina Carbonaro, 14 anni, assassinata a sangue freddo dal suo ex fidanzato, Alessio Tucci, 18 anni.

“Era bella come il sole, mia figlia. Voglio giustizia, voglio l’ergastolo per chi me l’ha strappata”, ha detto tra le lacrime la madre, Enza Cossentino.

Martina era uscita il 26 maggio per un gelato. Poco dopo ha incontrato Alessio. È stata colpita a morte con una pietra e nascosta in un armadio abbandonato. Il giovane ha confessato:

“L’ho uccisa perché mi aveva lasciato”.

Ora è accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. La Procura di Napoli Nord sta indagando con il supporto di video di sorveglianza e rilievi scientifici.

Fernanda Di Nuzzo, maestra d’asilo: accoltellata dal marito davanti alla figlia

GRUGLIASCO (TORINO) – È deceduta il 28 maggio all’ospedale Molinette Fernanda Di Nuzzo, 61 anni, aggredita il giorno prima dal marito Pasquale Piersanti durante una lite domestica, sotto gli occhi della figlia di 24 anni.

Colpita da più fendenti all’addome, Fernanda ha tentato di fuggire chiedendo aiuto ai vicini. È giunta in ospedale in arresto cardiaco per shock emorragico, e non ce l’ha fatta. L’aggressione è avvenuta senza precedenti segnalati: nessuna denuncia, nessun episodio di violenza pregresso.

A dare l’allarme sono stati la figlia e i vicini. I carabinieri hanno arrestato l’uomo. È l’ennesimo dramma consumato nel silenzio delle mura domestiche.

Costruire valori per prevenire la violenza: il ruolo della PA

Parallelamente alla presentazione del Libro Bianco, si è tenuto il talk “Costruire valori per prevenire la violenza: il ruolo strategico della PA”, organizzato da Fondazione Rigel e dalla Rete Nazionale dei CUG. Anche in quell’occasione, Laura Menicucci ha ribadito:

“La Pubblica Amministrazione deve essere un motore attivo di cambiamento culturale. La prevenzione nasce dal linguaggio, dalla formazione, dall’esempio”.

Oltre l’emergenza, un impegno permanente

I tragici fatti di Afragola e Grugliasco, avvenuti a pochi giorni dalla pubblicazione del Libro Bianco, rendono ancora più urgente il suo recepimento come strumento operativo in ogni ambito pubblico: sanitario, educativo, giudiziario, comunicativo.

Perché la violenza, come affermato nella prefazione del Libro dalla ministra Eugenia Roccella,

“va riconosciuta come responsabilità pubblica, condivisa, e dunque sottratta allo scontro politico e alle sue strumentalizzazioni”.

Redazione