• Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Un museo. Quattro Sedi. IntesaSanPaolo
  • La piattaforma di wealth planning
  • Italpress Agenzia di stampa

Gastroenterologia tra intelligenza naturale e artificiale: “Serve imparare a dialogare”

 
Gastroenterologia tra intelligenza naturale e artificiale: “Serve imparare a dialogare”
di Katrin Bove

Il dottor Francesco Ferrara (AIGO): “L’intelligenza artificiale potenzia la diagnosi endoscopica e apre la strada a una medicina sempre più personalizzata e sostenibile”

Dal 13 al 15 novembre 2025, Bologna ospiterà il Corso Nazionale AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri), diretto dal dottor Francesco Ferrara, Dirigente medico U.O.C. di Gastroenterologia ed Endoscopia Interventistica dell’AUSL Bologna e Consigliere nazionale AIGO.
L’evento metterà al centro il dialogo tra intelligenza naturale e artificiale, l’innovazione tecnologica nella pratica clinica e le nuove frontiere di sostenibilità e personalizzazione terapeutica.
In questa intervista, Ferrara spiega come la gastroenterologia stia vivendo un passaggio epocale.

L’intelligenza naturale e quella artificiale stanno imparando a conoscersi

Dottor Ferrara, il titolo del corso AIGO 2025 mette in relazione “intelligenza naturale e artificiale”. In che modo queste due dimensioni stanno oggi dialogando nella pratica gastroenterologica quotidiana?

In questa fase il dialogo è alle prime battute, stanno imparando a conoscersi e soprattutto l’intelligenza naturale sta cercando di capire come quella artificiale stia cambiando la sua attività quotidiana. Ci sono, a complicare il dialogo, altre dimensioni che si frappongono — soprattutto quella normativa e quella dell’infrastruttura informatica — che rallentano (per certi aspetti fortunatamente) la velocità del dialogo.

IA e diagnostica: l’impatto già visibile in endoscopia

Quanto l’intelligenza artificiale sta realmente modificando i processi diagnostici e terapeutici nel vostro settore, e quali sono le aree in cui l’impatto è già tangibile?

È già tangibile in endoscopia digestiva, con la presenza di applicazioni di IA che potenziano le capacità diagnostiche dell’occhio umano, e nella possibilità di accedere immediatamente a banche dati autorevoli cui porre quesiti specifici sui problemi clinici che richiedono una risposta immediata.

Formazione digitale: una sete di conoscenza senza precedenti

In termini di formazione e aggiornamento professionale, come si prepara oggi un gastroenterologo a utilizzare strumenti digitali e algoritmi di supporto clinico?

Credo che oggi non ci sia corso o congresso che non si occupi dell’argomento. La fame di conoscenza è enorme, e chi organizza eventi, sia in presenza che online, è ben felice di proporre temi di sicuro interesse. Ci sono poi nuove sezioni dedicate all’AI nelle riviste mediche storiche, e nuove pubblicazioni che nascono esclusivamente su questo tema. Anche i canali social e i portali di informazione medica sono oggi molto attivi sull’argomento.

Alimentazione e medicina personalizzata

Il programma del corso include anche un’attenzione all’alimentazione come pilastro della salute gastrointestinale e oncologica. Come si inserisce questo tema nell’ottica di una medicina sempre più personalizzata e digitale?

Se era semplice proporre fino a poco tempo fa diete standard, oggi la possibilità di conoscere, grazie all’AI, le abitudini e le caratteristiche individuali delle persone permetterà di sviluppare applicazioni capaci di fornire regimi alimentari personalizzati, semplici ed efficaci. L’obiettivo è arrivare a diete mirate, che tengano conto del contributo degli alimenti nel provocare o aggravare le patologie e delle loro proprietà curative o di supporto terapeutico.

IA e sistema sanitario: verso una maggiore appropriatezza

L’intelligenza artificiale può contribuire ad affrontare criticità strutturali del sistema sanitario, come liste d’attesa e appropriatezza prescrittiva?

Il momento in cui viene richiesta una prestazione nel sistema attuale “open access” (CUP) non ha praticamente nessun filtro, quindi la domanda è incontrollata. Sono in corso progetti che forniranno risposte automatiche a quesiti semplici, evitando richieste di visite o esami non necessari, e daranno una misura dell’appropriatezza della prestazione. Il feedback immediato a chi prescrive porterà a richieste sempre più corrette. La misura del contributo non è ancora quantificabile, ma le aspettative sono alte.

La sfida della sostenibilità ambientale

Un focus del corso è dedicato all’impatto ambientale dei farmaci. Quanto conta oggi la sostenibilità anche in ambito gastroenterologico?

Conta molto. In quanto scienziati, i medici non possono che essere sensibili ai temi ambientali, sia in termini di rifiuti sanitari sia rispetto alla sviluppo di antibiotico-resistenze. L’impatto degli accessori utilizzati in endoscopia digestiva è significativo, e per questo AIGO ha creato un gruppo di lavoro dedicato alla sostenibilità, che ha prodotto raccomandazioni anche a livello europeo. Diffondere una cultura green è ormai parte integrante della nostra missione.

Medico e intelligenza artificiale: una collaborazione inevitabile

Come vede l’evoluzione futura della disciplina: l’intelligenza artificiale sarà uno strumento al servizio del medico o rischia di modificarne il ruolo?

Entrambe le cose: è già uno strumento al nostro servizio e lo sarà sempre di più, ma inevitabilmente il nostro ruolo cambierà. Per quanto vogliamo raccontarci che la figura del medico è insostituibile, alcuni di noi saranno sostituiti. È bene quindi organizzarsi per tempo per gestire la rivoluzione in atto e concentrarsi su quegli aspetti della medicina che richiederanno sempre la presenza umana.