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Farmaci, spesa in crescita e consumi stabili: il Rapporto OsMed 2024 fotografa l’Italia della salute tra innovazione e sostenibilità

 
Farmaci, spesa in crescita e consumi stabili: il Rapporto OsMed 2024 fotografa l’Italia della salute tra innovazione e sostenibilità
di Sofia Diletta Rodinò

Consumi invariati ma spesa in aumento

Nel 2024 gli italiani hanno continuato a consumare medicinali con una frequenza quasi identica all’anno precedente, circa due dosi al giorno a persona. A cambiare, invece, è la spesa complessiva, cresciuta del 2,8% rispetto al 2023, trainata soprattutto dall’aumento della spesa pubblica (+7,7%) legata all’ampliamento delle terapie innovative e ad alto costo rimborsate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Sono alcuni dei dati più significativi contenuti nel Rapporto OsMed 2024 sull’uso dei medicinali in Italia, pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Lo studio, punto di riferimento per analizzare i comportamenti di consumo e i trend del sistema farmaceutico nazionale, conferma un quadro di stabilità nei volumi ma di forte pressione economica, determinata dall’arrivo di farmaci avanzati, terapie geniche e medicinali per malattie rare.

Parallelamente, i cittadini hanno speso di più per i farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP e OTC) e hanno continuato a preferire, soprattutto nel Mezzogiorno, i prodotti di marca rispetto agli equivalenti. Il documento segnala inoltre un’elevata variabilità regionale nei livelli di consumo, di spesa, di aderenza terapeutica e di appropriatezza prescrittiva, con differenze ancora marcate tra Nord e Sud.

AIFA: equilibrio tra innovazione e sostenibilità

Il presidente dell’AIFA, Robert Nisticò, ha sottolineato che il Rapporto OsMed rappresenta uno strumento essenziale per orientare le politiche sanitarie e garantire una gestione consapevole delle risorse pubbliche.

Nisticò ha spiegato come il 2024 sia stato un anno caratterizzato da un forte impegno verso l’innovazione terapeutica e la tutela della salute pubblica, in un contesto di crescenti difficoltà economiche e sociali.

Il presidente ha evidenziato alcuni segnali incoraggianti, come l’incremento del numero di terapie avanzate e di farmaci per le malattie rare rimborsati dal SSN, oltre ai risparmi generati dall’ingresso dei medicinali equivalenti nelle liste di trasparenza AIFA. Tuttavia, ha anche ammonito che il percorso verso una sanità più efficiente non è concluso.

La crescita delle prescrizioni di psicofarmaci tra i più giovani, infatti, testimonia la necessità di un’attenzione prioritaria alla salute mentale di bambini e adolescenti.

Nisticò ha insistito sulla necessità di promuovere un uso più esteso dei farmaci generici, la cui diffusione è in aumento ma ancora lontana dai livelli europei, e di rafforzare l’aderenza terapeutica dei pazienti, elemento chiave per garantire l’efficacia delle cure.

Allo stesso tempo, ha ribadito che l’appropriatezza prescrittiva e un uso ottimale delle risorse sono condizioni imprescindibili per sostenere l’innovazione senza compromettere la sostenibilità del Servizio Sanitario.

Il presidente dell’AIFA ha quindi richiamato l’importanza della collaborazione tra AIFA e Regioni, con l’obiettivo comune di migliorare l’equità di accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, assicurando che i benefici dell’innovazione raggiungano ogni cittadino.

Prezzi più bassi della media europea

Il direttore tecnico-scientifico dell’Agenzia, Pierluigi Russo, ha ricordato come il Rapporto OsMed offra ogni anno una fotografia completa dell’uso dei farmaci in Italia, evidenziando sia le tendenze costanti sia le nuove dinamiche emergenti.

Russo ha sottolineato che, nonostante la presenza di margini di miglioramento in diversi ambiti terapeutici, la spesa farmaceutica pro capite italiana resta in linea con la media europea, ma è inferiore a quella di Paesi come Germania, Francia e Spagna. Inoltre, i prezzi dei farmaci in Italia risultano tra i più bassi d’Europa, un elemento che contribuisce a contenere la pressione sui bilanci pubblici e familiari.

Tra gli ambiti di maggiore interesse, il direttore tecnico ha richiamato l’attenzione sui nuovi antidiabetici, in grado di agire anche sul controllo del peso corporeo, e sulle terapie avanzate geniche e cellulari, insieme ai farmaci orfani destinati al trattamento delle malattie rare.

Ha inoltre evidenziato l’allarme per l’aumento dell’uso di psicofarmaci in età pediatrica, che impone un monitoraggio costante e politiche di prevenzione mirate.

Disparità territoriali e sfide future

Il Rapporto OsMed mette in luce una costante del sistema sanitario italiano: la disomogeneità regionale. Nel Nord si registra una maggiore aderenza alle terapie e un uso più razionale dei farmaci, mentre nel Mezzogiorno il consumo pro capite è più elevato e la spesa media per cittadino più alta, anche per la minore diffusione dei generici.

Queste differenze riflettono disparità storiche nei modelli organizzativi e nell’accesso alle cure, ma anche diverse abitudini prescrittive e culturali.

Sul piano complessivo, la spesa farmaceutica italiana 2024 è stata sostenuta da un aumento della spesa pubblica a fronte dell’introduzione di farmaci innovativi ad alto costo, ma anche da una maggiore propensione dei cittadini all’acquisto di prodotti da banco, segno della volontà di mantenere l’automedicazione come complemento alla sanità pubblica.

L’AIFA invita a una riflessione sul ruolo dell’innovazione nel sistema farmaceutico, poiché la sostenibilità economica non deve essere percepita come un limite, ma come una condizione per garantire un accesso equo e duraturo alle nuove terapie.

Le strategie future dovranno dunque coniugare contenimento dei costi e promozione della ricerca, puntando su valutazioni basate sull’efficacia e sull’impatto reale dei farmaci.

Una sanità che cambia volto

Il 2024 conferma l’Italia tra i Paesi europei più attenti alla regolazione della spesa e all’equilibrio tra sostenibilità e innovazione.

Il Rapporto OsMed 2024 ribadisce, però, che la stabilità nei consumi non deve far dimenticare i rischi legati all’invecchiamento della popolazione, all’aumento delle malattie croniche e alla crescente domanda di assistenza sanitaria.

L’AIFA guarda al futuro con un approccio basato su dati, appropriatezza e trasparenza, consapevole che il farmaco non è solo uno strumento terapeutico ma anche un indicatore dello stato di salute complessivo del Paese.