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Tanti auguri, Winni & C.

 
Tanti auguri, Winni & C.
di Pietro Romano
Winnie the Pooh e l’intera sua combriccola hanno festeggiato il (primo) secolo di vita. Era la Vigilia di Natale del 2025, infatti, quando sull’edizione natalizia del ‘London Evening News’ fece il suo esordio l’orsacchiotto antropomorfo creato da Alan Alexander Milne, che spesso si firmava A.A. Milne o 'tout court' AAM. E che aveva voluto ideare un personaggio dal ‘cervello piccolo’ ma dal ‘gran cuore’ in una operazione più che letteraria l, partorita da un pacifista e benefattore quale AAM fu.

Il primo racconto dedicato a Winnie the Pooh – titolato ‘The Wrong Sort of Bees’ – fu accolto a furor di popolo, tanto da garantire all’ideatore un successo enorme, che contribuì a far diventare AAM l’autore del primo libro dedicato alla neonata Elisabetta, la futura regina, una fiaba musicale edita nel 1926.

Milne era allora già uno scrittore di successo, in piena maturità professionale (nato nel 1882, morirà nel 1956), e altrettanto lo sarà dopo l’invenzione (e l’abbandono) di Winnie. Commentatore giornalistico e novellista, commediografo e umorista, giallista e scrittore per bambini e ragazzi, Milne è però ricordato per le non oltre 70mila parole dedicate all’orsetto e ai suoi amici (anche grazie al contributo non secondario dell’illustratore Ernest Howard Shepard) più che per gli oltre novanta libri, e per gli innumerevoli articoli. Un cruccio che si porterà dietro per tutta la vita e che rovinerà anche i rapporti con il figlio, Cristopher Robin, che al padre non perdonerà di averlo inserito nella mini-saga. Anche se poi Cristopher Robin godette degli agi garantiti dai successi paterni e in particolare dai ricchi diritti, assicurati dall’orsetto & C. nati dalla fantasia di AAM sulla scorta dei suoi giocattoli, compresi i proventi derivati dalla vendita complessiva alla Disney con i pupazzi originali (custoditi alla New York Library) e l'archivio di Milne, depositato alla Texas University.
 
Ma perché tanto successo arrise e arride a questi personaggi di fantasia? E’ facile dirlo. Il Bosco dei cento acri, dove Milne ambientò le storie di Winnie e dei suoi amici (da Pimpi a IhOh, da Tigro a Kanga e Ro, da Tappo a Uffa) intorno al bambino Cristopher Robin, sono un posto incantato, dove chiunque, a qualsiasi età, può rifugiarsi e sentirsi al sicuro in ogni frangente avverso della vita.