Un'iniziativa rivoluzionaria per combattere la resistenza antimicrobica (AMR) ha superato le aspettative, formando più di 5.800 operatori sanitari in tutta Europa. Il programma AMR-EDUCare, finanziato dall'UE, inizialmente mirava a raggiungere 4.150 partecipanti, ma ha superato di gran lunga tale obiettivo, fornendo a medici, infermieri, farmacisti e dirigenti sanitari strumenti vitali per frenare la diffusione della resistenza antimicrobica nella pratica clinica.
Migliaia di operatori formati in Europa col programma AMR-EDUCare
Erogato in sei Paesi – Lituania, Spagna, Portogallo, Italia, Grecia e Ungheria –, il corso di formazione sulla resistenza antimicrobica ha riguardato la gestione antimicrobica, la gestione responsabile dei rifiuti e la comunicazione efficace con i pazienti.
Sviluppati da esperti locali e adattati alle lingue nazionali, i moduli sono stati progettati per essere pratici e accessibili. Ogni partecipante ha ricevuto l'accredito e i materiali didattici rimarranno disponibili gratuitamente su Lecturio fino ad aprile 2027. La resistenza antimicrobica si verifica quando batteri, virus, funghi e parassiti si evolvono per resistere agli effetti dei farmaci, rendendo inefficaci i trattamenti comuni.
Le conseguenze sono gravi: le infezioni di routine, una volta facilmente curabili con gli antibiotici, potrebbero diventare pericolose per la vita. Senza un'azione decisiva, gli esperti avvertono che la resistenza antimicrobica potrebbe causare più morti a livello globale del cancro entro il 2050.
I pericoli vanno oltre la salute umana. I microbi resistenti possono diffondersi attraverso i sistemi alimentari, gli animali e l'ambiente, creando una sfida "One Health" che richiede risposte coordinate in tutti i settori.
Rafforzando la formazione sulla resistenza antimicrobica, i sistemi sanitari sono meglio preparati a proteggere i pazienti e a ridurre l'uso non necessario di antibiotici, un fattore critico di resistenza.
Dato che i livelli di conoscenza di base in Europa erano già elevati, questo cambiamento è considerato un risultato significativo. Il feedback dei tirocinanti riflette questo impatto. Gli infermieri hanno segnalato una maggiore fiducia nella valutazione delle ferite senza ricorrere agli antibiotici, mentre i medici hanno evidenziato una rinnovata attenzione alla prescrizione di trattamenti più brevi e mirati, ove appropriato.
Farmacisti e manager hanno anche notato miglioramenti nella comunicazione, nelle pratiche di gestione e nella consapevolezza dei rischi legati all'uso improprio di antimicrobici. La soddisfazione complessiva per i corsi ha ottenuto un punteggio di 8,8 su 10, rafforzando la loro efficacia nel rimodellare la pratica professionale in più ruoli sanitari.
Sebbene la fase iniziale del progetto AMR-EDUCare si sia conclusa, la sua eredità continua a crescere. È in corso un'analisi completa dei cambiamenti nel comportamento di prescrizione, ma i primi segnali indicano miglioramenti duraturi.
Nel 2026 il programma si espanderà ulteriormente, introducendo un nuovo modulo sull'impatto ambientale e sulla salute dei rifiuti antimicrobici.
Le opportunità di formazione in materia di resistenza antimicrobica saranno estese anche alla Germania e a Malta, ampliandone la portata e rafforzando la difesa collettiva dell'Europa contro una delle minacce sanitarie più urgenti al mondo.