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Attività intramoenia in crescita: +1,8 euro pro-capite

 
Attività intramoenia in crescita: +1,8 euro pro-capite

Nel 2023 torna a crescere l’attività intramoenia. La spesa media pro-capite sale a 21,8 euro. Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana in testa

Dopo la flessione dovuta al Covid, è in crescita l’attività intramoenia. Lo rileva la Relazione annuale del Ministero della Salute sullo stato di attuazione dell’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria per l’anno 2023. In termini di spesa pro-capite, l’intramoenia nel 2023 vale 21,8 euro per ogni cittadino residente in Italia (contro i 20 del 2022), ma la situazione è diversa sul territorio.

Lombardia prima per ricavi da attività libero-professionale

Nel 2023, i picchi maggiori si registrano nelle Regioni Emilia-Romagna (37,8 euro pro-capite/anno), Valle d’Aosta (33,9 euro/anno), Piemonte (31 euro /anno). Mentre la spesa pro-capite per prestazioni in ALPI è minima in Molise (4,4 euro/anno), in Calabria (6,6 euro/anno) e nella P.A. di Bolzano (7,9 euro/anno), ed in generale significativamente inferiore alla media nazionale nelle Regioni meridionali. La Regione che ha guadagnato di più dalle prestazioni in intramoenia è la Lombardia, con un saldo nel 2023 pari a 73,4 milioni di euro, seguita dall’Emilia Romagna (40,6 mln) e dalla Toscana (32,1 mln).

A livello nazionale, la parte più consistenti dei ricavi per l’attività di intramoenia proveniente dall’area delle prestazioni specialistiche, che si attesta nel 2023 a quasi il 70%. La quota di attività libero professionale intramuraria afferente all’area ospedaliera rappresenta il 19,5% (il restante è “Altro”: sanità pubblica, consulenze, ecc.). Le visite più prenotate sono la visita cardiologica, la visita ginecologica e la visita ortopedica.

Prestazioni più richieste, visite specialistiche e strumentali

Per quanto riguarda le prestazioni strumentali, quelle maggiormente richieste sono state l’elettrocardiogramma, l’ecografia all’addome inferiore, superiore e completo, l’ecografia monolaterale e bilaterale della mammella, l’eco (color) dopplergrafia cardiaca e la mammografia monolaterale e bilaterale della mammella.

Tempi di attesa: il 53% delle prestazioni entro 10 giorni

Circa il 53% delle prenotazioni ha un tempo di attesa inferiore ai 10 giorni; il 31% viene fissato tra gli 11 e i 30/60 giorni (a seconda che si tratti di una visita specialistica o di una prestazione strumentale); solo per il 16% delle prenotazioni si deve attendere oltre i 30/60 giorni.I medici che nel 2023 hanno effettuato visite in intramoenia sono stati 43.804 rispetto ai 44.791del 2022 (in 10 anni il decremento è stato di oltre il 15%). La quota di medici che esercita la libera professione esclusivamente all’interno degli spazi aziendali è cresciuta dal 78,6% dell’anno 2015 a 84,1% dell’anno 2023.

Redazione