.
  • La piattaforma di wealth planning
  • Non è solo un pacco, è la soluzione giusta
  • Italpress Agenzia di stampa

Salute mentale, perché serve un Dipartimento funzionale

 
Salute mentale, perché serve un Dipartimento funzionale
di Ivan Iacob

In un’ottica propositiva, il sindacato Aupi (Associazione unitaria psicologi italiani) ha presentato osservazioni ed emendamenti al Documento di programmazione attuativa della salute mentale, con l’obiettivo di migliorarne la coerenza normativa e l’efficacia organizzativa.

Le correzioni hanno riguardato in particolare la figura dello psicologo di primo livello, proponendo una riformulazione che valorizzi le esperienze già attive a livello regionale e favorisca lo sviluppo dello psicologo di cure primarie. Si punta così a rafforzare la rete dei servizi, garantendo supporto anche ai casi di disagio lieve e moderato, nel rispetto dell’autonomia regionale e delle norme nazionali.

Un altro intervento ha riguardato le richieste dell’Autorità giudiziaria su minori e famiglie, per chiarire con precisione i compiti dei servizi sanitari ed evitare confusioni tra funzioni cliniche e valutazioni di competenza giudiziaria. La proposta ha inteso riallineare i contenuti alla normativa vigente, valorizzando il ruolo dei Consultori familiari e tutelando il superiore interesse del minore.

Infine, sul tema salute mentale e giustizia è stata evidenziata la necessità di una revisione complessiva, con un linguaggio aggiornato e aderente alla normativa e un maggiore equilibrio nell’applicazione della Legge 81/2014, così da superare le contraddizioni attuali nella gestione delle misure di sicurezza.

Queste proposte intendono allineare alcuni passaggi alle normative vigenti evitando pericolosi fraintendimenti.

Tuttavia, alla luce delle criticità emerse nel dibattito nazionale sul Piano, l’Aupi ritiene utile avanzare una proposta come contributo costruttivo e disponibile al dialogo.

Un Dipartimento funzionale per il benessere e la salute mentale

Superando un’impostazione rigidamente strutturalista, Aupi propone la creazione di un Dipartimento funzionale del benessere e della salute mentale che coordini le attività, capace di mettere in rete in maniera dinamica e operativa tutti i servizi e le strutture che forniscono un servizio alle persone, creando una virtuosa “filiera” della presa in carico.

Questo Dipartimento dovrebbe garantire la partecipazione di tutte le professioni sanitarie e sociosanitarie, insieme alle rappresentanze del terzo settore e delle realtà associative, così da valorizzare la pluralità di competenze ed esperienze e offrire risposte adeguate alle esigenze odierne. In tal modo si potrebbero costruire piani diagnostici, terapeutici e operativi più agili ed efficaci, a beneficio delle persone con disagio o disturbi di salute mentale.

Non va dimenticata anche la necessità di sviluppare prassi con l’ambiente ospedaliero per la presa in carico delle persone con sofferenza psichica.

Una proposta che non comporterebbe costi aggiuntivi per l’organizzazione e rispetterebbe le peculiarità regionali, permettendo di sfruttare eventuali nuove risorse per l’acquisizione di personale, non di incarichi.

“Questa proposta – sottolinea il Segretario generale del sindacato Aupi – non intende sostituire, beninteso, il confronto già avviato, ma offrire un orizzonte di riorganizzazione flessibile e moderna, coerente con i bisogni del nostro tempo e aperta al contributo di tutti gli attori istituzionali, professionali e sociali.”