A parere di Federconsumatori Basilicata, il confronto con altre Regioni evidenzia un divario significativo che potrebbe compromettere la qualità dell’assistenza sanitaria ed il benessere della popolazione
In particolare, il quadro è preoccupante riguardo l’attuazione dei progetti sanitari finanziati dal PNRR. I dati evidenziano ritardi significativi nella realizzazione di Case e Ospedali della Comunità, con un tasso di completamento pari a 0%. La regione si distingue per una lentezza nell’esecuzione dei progetti.
Progetti finanziati e ritardi
Riguardo le Case della Comunità diciannove sarebbero i progetti finanziati, di cui nessuno completato, con pagamenti pari al 7,6% dei fondi disponibili. La situazione degli Ospedali di Comunità non è migliore: cinque progetti finanziati, nessuno completato, con pagamenti pari al 2,7% dei fondi disponibili. Degli Ospedali sicuri e sostenibili due sono stati i progetti finanziati e nessuno completato, con pagamenti pari all’1,9% dei fondi disponibili.
Carenza di personale sanitario e di strutture adeguate
Federconsumatori Basilicata ha avviato campagne di monitoraggio per valutare l’accessibilità dei servizi, in particolare per le persone fragili e con disabilità. Per l'associazione: “la Basilicata necessita di un’accelerazione nell’attuazione dei progetti sanitari e di un maggiore investimento nelle infrastrutture e nei servizi pubblici. Il confronto con altre regioni evidenzia un divario significativo che potrebbe compromettere la qualità dell’assistenza sanitaria e il benessere della popolazione”.
Ennesimo ritardo nella definizione e assegnazione dei tetti di spesa per il 2025
In questo contesto, l’Unione Sanità Convenzionata (USC), organismo rappresentativo delle strutture sanitarie private accreditate operanti in Basilicata, ha trasmesso in data 29 maggio una formale istanza alla Direzione Generale per la Salute della Regione Basilicata e alla Quarta Commissione Consiliare, per denunciare l’ennesimo ritardo nella definizione e assegnazione dei tetti di spesa per l’anno 2025 relativi all’assistenza specialistica ambulatoriale.
“Nonostante l’anno sia ormai abbondantemente iniziato - scrive USC - la Regione non ha ancora adottato i provvedimenti necessari, aggravando l’incertezza economico-gestionale delle strutture accreditate che, ancora una volta, si trovano a garantire servizi essenziali senza alcun quadro normativo, finanziario e programmatorio di riferimento”.
Annachiara Albanese