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Il boom degli animali domestici in Italia

 
Il boom degli animali domestici in Italia
Redazione

È consolidato il dato che in Italia vivano circa 65 milioni di animali domestici. Tra i più diffusi ci sono i gatti, che superano gli 11,7 milioni, e i cani, con numeri simili. Seguono i pesci (oltre 28 milioni), gli uccelli (quasi 13 milioni) e poi piccoli mammiferi, tartarughe e rettili, che insieme superano i 3 milioni. Oltre il 40% degli italiani convive con almeno un animale.

Il boom degli animali domestici in Italia

Anche la spesa per gli animali domestici è cresciuta. Secondo il Rapporto Assalco-Zoomark 2025 (dove Assalco sta per Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia), il mercato del pet food - l’alimentazione per cani e gatti - ha superato i 3,1 miliardi di euro nel 2024, con un aumento del 3,7% rispetto all’anno precedente. In media, una famiglia italiana che ha uno o più animali spende ogni anno circa 179 euro solo per il cibo. Inoltre, molte famiglie spendono tra 30 e 100 euro al mese anche per altri costi legati alla cura: veterinario, prodotti per la pulizia, accessori, e servizi come la toelettatura o il pet sitting.

Il numero di negozi specializzati - chiamati comunemente pet store - è in aumento. A maggio 2025, in Italia se ne contano 1.316, di cui circa l’87% sono attività indipendenti e il restante fa parte di grandi catene. Le regioni con più punti vendita sono la Lombardia (182 negozi), la Sicilia (174) e il Lazio (152).

Oltre alla vendita di prodotti, molti di questi negozi offrono anche servizi: consulenza nutrizionale, toelettatura, delivery a domicilio e vendita online. Sempre più attività sono presenti anche sui social, come Facebook, Instagram e persino TikTok.

Secondo dati di Confcommercio e altre associazioni di categoria, oggi in Italia ci sono circa 27.000 imprese legate alla pet economy, ma il mercato sta cambiando. Se da un lato diminuiscono le attività legate al commercio diretto di animali, dall’altro aumentano quelle dedicate ai servizi: ambulatori veterinari, pet hotel, toelettature, asili per cani, fisioterapia per animali, dog training, ecc. Negli ultimi cinque anni, le attività legate alla cura e benessere degli animali sono cresciute del 32%, con l’apertura di quasi 1.400 nuove imprese. Ancora più forte è l’aumento dei servizi veterinari, che hanno registrato un incremento di quasi il 40%.

Dietro questi numeri c’è un cambiamento culturale. Gli animali domestici non sono più visti solo come compagnia, ma come veri e propri membri della famiglia. Per questo, le persone sono disposte a investire più tempo, attenzione e denaro per il loro benessere.