• La piattaforma di wealth planning
  • Non è solo un pacco, è la soluzione giusta
  • banner italpress 720x90

Cancro, svolta dall’Israele: potenziate le cellule T per combattere i tumori

 
Cancro, svolta dall’Israele: potenziate le cellule T per combattere i tumori
Redazione

Studio internazionale: disattivando una proteina si potenzia l’efficacia immunitaria. Verso nuove terapie naturali e durature

Un’équipe di ricercatori dell’Università Ebraica di Gerusalemme, in collaborazione con scienziati internazionali, ha scoperto un metodo per rafforzare le cellule T del sistema immunitario nella lotta contro il cancro, riprogrammando il modo in cui producono energia.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Communications, dimostra che disattivare una proteina mitocondriale chiamata Ant2 nelle cellule T le rende più forti, veloci e resistenti contro i tumori.

“Disabilitando Ant2, abbiamo innescato un cambiamento completo nel modo in cui le cellule T producono e utilizzano energia”, ha dichiarato il prof. Michael Berger, che ha co-guidato lo studio con il dottorando Omri Yosef.

“Questa riprogrammazione le ha rese significativamente migliori nel riconoscere e uccidere le cellule tumorali.”

Come funziona la riprogrammazione delle cellule T

Il lavoro, condotto in collaborazione con la Philipps University di Marburg e il MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas, si concentra sul ruolo dei mitocondri, le centrali energetiche della cellula. Inibendo Ant2, i ricercatori hanno interrotto un particolare circuito metabolico, costringendo le cellule T ad adattarsi e migliorare le proprie funzioni antitumorali.

“Questo lavoro evidenzia quanto siano profondamente interconnessi metabolismo e immunità. Imparando a controllare la fonte di energia delle nostre cellule immunitarie, potremmo sbloccare terapie più naturali ed efficaci”, ha spiegato Berger.

I risultati sono notevoli: le cellule T alterate si moltiplicano più rapidamente, sopravvivono più a lungo e colpiscono con maggior precisione le cellule tumorali. Il cambiamento, inoltre, può essere indotto farmacologicamente, senza necessità di modifiche genetiche complesse.

“Forse la cosa più eccitante è il fatto che possiamo indurre questo cambiamento con i farmaci. Questo apre le porte ad applicazioni cliniche molto più accessibili”, ha affermato Yosef.

Dalla teoria alla pratica: potenziali applicazioni

Una immagine sperimentale dello studio mostra i tumori in topi suddivisi in tre gruppi: non trattati, trattati con cellule T CD8+ standard e trattati con cellule T CD8+ modificate. Le differenze nelle dimensioni tumorali sono visibilmente significative.

Questa nuova frontiera dell’immunoterapia mira non solo a indirizzare meglio le cellule immunitarie, ma a potenziarle dall’interno, rendendole più efficienti e durature, anche in ambienti tumorali ostili.

Le terapie CAR-T, che attualmente utilizzano cellule T modificate per combattere i tumori, spesso mostrano limiti di durata ed efficacia. Riprogrammare il metabolismo cellulare inibendo Ant2 potrebbe migliorare significativamente queste terapie, aumentando la resistenza e la longevità delle cellule.

Inoltre, la possibilità di evitare gli effetti collaterali della chemioterapia o dell’attivazione immunitaria estesa rende questa scoperta ancora più promettente.

“Non stiamo solo aiutando il sistema immunitario a mirare, ma gli stiamo fornendo strumenti migliori per vincere la battaglia”, ha concluso Berger.