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Salute: CO₂ al posto dello iodio, meno rischi in angiografia

 
Salute: CO₂ al posto dello iodio, meno rischi in angiografia
Redazione

Sen. Murelli (Lega): “Un passo importante per una sanità più attenta alla persona”

L’anidride carbonica (CO₂) come alternativa sicura e innovativa al mezzo di contrasto iodato nelle procedure angiografiche. È questo il tema al centro della conferenza stampa “CO₂ in angiografia: innovazione e sicurezza a tutela della salute dei pazienti”, promossa oggi al Senato dalla senatrice della Lega Elena Murelli, con il contributo non condizionante di Angiodroid.

Murelli: “Più sicurezza per i pazienti fragili”

«L’impiego della CO₂ in angiografia non solo garantisce maggiore sicurezza, ma rappresenta anche un passo importante verso una sanità più sostenibile e attenta alla persona», ha dichiarato Murelli, sottolineando l’impegno delle istituzioni nel favorire pratiche cliniche innovative capaci di migliorare la qualità delle cure, in particolare per i pazienti più fragili.

La CO₂ come alternativa allo iodio

Il dibattito ha messo in luce i benefici dell’anidride carbonica come mezzo di contrasto, soprattutto per i pazienti con insufficienza renale o a rischio di reazioni avverse allo iodio. Un collegamento in diretta dal Policlinico S. Orsola di Bologna ha mostrato l’utilizzo della CO₂ su un paziente con aneurisma dell’aorta addominale, illustrato dal professor Enrico Gallitto.

Molti i contributi dal mondo clinico e istituzionale. Stefano De Lillo, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma: «La CO₂ offre nuove opportunità diagnostiche per garantire più sicurezza ai pazienti fragili. È fondamentale diffondere conoscenza tra i professionisti sanitari». Mauro Gargiulo, direttore di Chirurgia Vascolare al S. Orsola di Bologna: «L’uso della CO₂ ha rivoluzionato l’approccio endovascolare, permettendo oggi procedure con quantità minime di iodio o addirittura a zero-contrast, senza compromettere la qualità delle immagini». Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva: «È un esempio concreto di medicina personalizzata che riduce le complicanze e migliora la sicurezza dei pazienti più a rischio»Angela Deni, Confindustria Dispositivi Medici: «L’innovazione deve entrare nel sistema sanitario senza ostacoli. Servono codifiche aggiornate, tariffe adeguate e formazione continua per il personale». Sebastiano Zannoli, presidente di Angiodroid S.p.A.: «Serve un ecosistema condiviso tra istituzioni, clinici e industria per rendere l’innovazione accessibile, riducendo costi e migliorando l’efficienza del sistema sanitario».

Una nuova frontiera per la sanità

L’uso della CO₂ in angiografia rappresenta un’innovazione che può ridurre complicanze renali, mortalità perioperatoria e costi per il sistema sanitario. Un approccio che, secondo i relatori, deve essere sostenuto da formazione, aggiornamento normativo e sinergie tra pubblico, privato e mondo accademico.