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I consumatori chiedono alla Commissione Ue misure contro le pubblicità occulte degli influencer

 
I consumatori chiedono alla Commissione Ue misure contro le pubblicità occulte degli influencer
Redazione

L'Associazione europea dei consumatori (BEUC) ha invitato la Commissione europea ad adottare nuove misure contro la pubblicità occulta degli "influencer" sui social media, tra cui il divieto di pubblicizzare prodotti che rappresentano un rischio per le persone, come il fast food.

I consumatori chiedono alla Commissione Ue misure contro le pubblicità occulte degli influencer

La richiesta arriva dopo uno studio condotto tra marzo e settembre di quest'anno da organizzazioni dei consumatori di 12 Paesi europei che ha analizzato 650 video in cui gli "influencer" promuovevano prodotti di fast fashion e cibo spazzatura.
Una delle conclusioni del rapporto è che gli "influencer" non hanno rivelato il loro legame con i marchi nel 67% dei video in cui promuovevano il consumo di fast food, ha spiegato oggi il BEUC.

"Le prove raccolte nei settori alimentare e della fast fashion confermano la diffusione di pratiche pubblicitarie occulte . I messaggi commerciali vengono spesso presentati come espressioni di stile personale piuttosto che come pubblicità, sfumando il confine tra marketing e opinioni autentiche", afferma il rapporto.
E nel caso in cui gli annunci siano effettivamente etichettati come tali, "la terminologia è spesso confusa e fuorviante" e "i codici sconto e i link promozionali sono spesso nascosti nella sezione commenti, sotto i post", aggiunge lo studio.

Il BEUC ritiene che le leggi dell'Unione Europea affrontino questa situazione in modo "parziale" e che pertanto debbano essere aggiornate per "chiarire le responsabilità" dei diversi attori che operano nel mercato della pubblicità online, dagli "influencer" e i loro programmi pubblicitari, ai marchi e alle piattaforme digitali.

A questo proposito, l'organizzazione sottolinea che i paesi dell'Unione Europea hanno adottato diverse misure a livello nazionale per regolamentare, in particolare, la promozione di prodotti finanziari rischiosi.
Spagna e Belgio hanno approvato leggi che obbligano gli influencer a mettere in guardia dai rischi associati alle criptovalute; la Francia consente loro di pubblicizzare solo quelle autorizzate dall'Autorità dei mercati finanziari, mentre i Paesi Bassi richiedono loro una licenza per pubblicizzare questo tipo di prodotto.

Ma "oltre ai servizi finanziari, sono necessarie misure legislative efficaci per proteggere i consumatori dai rischi posti dalla pubblicità degli 'influencer'", afferma il BEUC, che chiede di regolamentare questo aspetto nel Digital Equity Act e nell'Audiovisive Services Act che la Commissione europea prevede di presentare il prossimo anno.