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La Danimarca, il Paese europeo che ha i migliori risultati nella lotta al cancro

 
La Danimarca, il Paese europeo che ha i migliori risultati nella lotta al cancro
Redazione

Sono passati 25 anni da quando la Danimarca, davanti al problema delle morti per cancro, con le persone che decedevano mentre erano in lista di attesa per le terapie, decise di cambiare trasformare il suo approccio al trattamento dei tumori.

La Danimarca, il Paese europeo che ha i migliori risultati nella lotta al cancro

Erano gli anni in cui sempre più malati si rivolgevano ad ospedali privati in Germania che offrivano nuovi trattamenti non disponibili in Danimarca.
Dal 1995 al 1999, il tasso di sopravvivenza a cinque anni della Danimarca per il cancro del retto era del 48%, sostanzialmente lo stesso del Regno Unito, secondo l'International Cancer Benchmarking Partnership, un ente di ricerca, mettendo i due Paesi ben al di sotto di altri, come l'Australia, che aveva un tasso del 59%.

Ora, grazie a un piano audace, i risultati della Danimarca sul cancro hanno fatto un balzo in avanti. Nel 2014, il suo tasso di sopravvivenza a cinque anni per il cancro del retto era salito al 69%, vicino a quello australiano. Gli analisti ritengono che la tendenza sia probabilmente continuata (anche se questi sono i dati più aggiornati disponibili). Ed è una storia simile per altri tumori, tra cui colon, stomaco e polmone.

Una storia che ora ha attirato l'attenzione dei responsabili politici del Regno Unito, che guardano al modello danese per delineare i piani del governo, come quello a lungo termine contro il cancro. Ma in cosa si traduce il ''modello danese''. Un primo giudizio lo si può trarre visitando, alla periferia della capitale, Copenaghen, l'Herlev Hospital. L'atrio è decorato con dipinti luminosi e vivaci dell'artista danese Poul Gernes (ce ne sono 65 in tutto), dopo che si è ritenuto che lunghe infinite pareti bianche possano innervosire i pazienti, mentre il colore può essere una piacevole distrazione dai loro problemi.

È un segno dell'attenzione che la Danimarca ha prestato all'uniformità dell'atmosfera degli ospedali: piccoli tocchi premurosi, insieme a investimenti in attrezzature più tradizionali. Un altro elemento degno di menzione è che, nell'ospedale, viene usato uno scanner ad alta tecnologia, solo il quarto del suo genere utilizzato da qualsiasi altro nosocomio in tutto il mondo.

Quindi, anche anche l'acquisto di attrezzature ospedaliere come questa, in particolare di scanner, è stato fondamentale per la strategia danese contro il cancro. Già nel 2008 il governo danese ha puntato forte in questo tipo di apparecchiatura, acquistandone alcune decine e mettendolo a disposizione del sistema sanitario nazionale.

Come gli scanner TC, che guardano in profondità all'interno del corpo di una persona. La Danimarca ne ha ora circa 30 per milione di persone - la media degli altri paesi ricchi è di 25,9 -. Se può servire a comprendere lo sforzo della Danimarca basta pensare che il Regno Unito ne ha appena 8,8 scanner per milione di persone, secondo i dati del 2021.

L'investimento in attrezzature per il cancro, secondo gli esperti, ha portato a un'enorme espansione della capacità diagnostica in Danimarca, nonostante il fatto che la spesa sanitaria non abbia visto un enorme aumento.
Oltre all'introduzione di nuove attrezzature e al ripensamento dell'atmosfera degli ospedali, è stato reso possibile il trattamento dei pazienti con la chemioterapia a casa. I nuovi standard nazionali regolano anche la rapidità con cui i danesi devono essere trattati.

Dopo un rinvio, una diagnosi di cancro deve essere data entro due settimane. Quindi, se è necessario un trattamento, deve iniziare entro le due settimane dalla diagnosi. Se questi obiettivi non vengono raggiunti, i pazienti hanno il diritto di trasferirsi in un altro ospedale o, in mancanza, in un altro Paese, pur continuando a essere finanziati dal sistema sanitario danese.

Non tutti i pazienti danesi hanno, ovviamente, risultati lusinghieri, ma i funzionari sanitari affermano che i loro obiettivi per una diagnosi rapida del cancro sono stati raggiunti per circa l'80% dei loro pazienti.
Tutto si riduce all'idea che le autorità danesi non stanno solo cercando di curare il cancro: sono anche desiderosi di migliorare l'esperienza dei pazienti.

Le case di consulenza, dove la terapia e la compagnia sono offerte ai pazienti, sono state aperte in tutto il Paese, finanziate in gran parte dal settore del volontariato, con una piccola quantità di aiuti economici dallo Stato.
La mossa della Danimarca di iniziare a curare un maggior numero di pazienti oncologici lontano dagli ospedali fa anche parte di questo più ampio spostamento dell'assistenza sanitaria danese dagli ospedali alle comunità.

Non ci sono ancora stati studi importanti e quindi i dati concreti sono limitati, ma alcuni pensano che la chemio a casa potrebbe potenzialmente aumentare le possibilità di sopravvivenza riducendo il rischio che un paziente contragga un'infezione mentre è in ospedale.
Al centro del successo della Danimarca c'era il senso di consenso politico. Dagli anni '90 in poi, i rappresentanti di tutti i principali partiti hanno concordato sul fatto che il cancro dovrebbe essere una priorità.