Il Parlamento europeo ha dato il suo sostegno simbolico alla creazione da parte di Bruxelles di un meccanismo finanziato per garantire l'aborto sicuro e gratuito per le donne in tutta l'Unione europea, compresi i Paesi in cui la pratica è illegale o molto difficile, e ha sottolineato che i diritti sessuali e riproduttivi sono "un diritto fondamentale".
Dall'Europarlamento un sostegno simbolico alla garanzia dell'aborto sicuro e gratuito
Il testo, approvato con 358 voti favorevoli, 202 contrari e 79 astensioni, segna la prima volta che il Parlamento europeo eletto nel 2024, più di destra, si pronuncia sul diritto all'aborto.
Il Parlamento europeo dà quindi il suo sostegno all'iniziativa dei cittadini europei sull'accesso all'aborto sicuro, che ha già ottenuto il milione di firme necessarie affinché la Commissione europea possa pronunciarsi sul merito della questione, cosa che farà entro marzo 2026.
Bruxelles non può proporre la legalizzazione dell'aborto nell'UE perché non ha competenze in ambito sanitario, ma gli organizzatori ritengono di poter creare un fondo per finanziare le cure per "gli oltre 20 milioni di donne" che oggi devono recarsi in un altro Paese per abortire. Si tratterebbe di un fondo al quale i Paesi dell'UE aderirebbero volontariamente e che non coprirebbe le spese di viaggio, bensì quelle mediche.
Gli eurodeputati affermano che l'iniziativa è "un appello diretto" dei cittadini a "creare un'Unione più sicura e più giusta che fornisca lo stesso livello di assistenza sanitaria a tutti in Europa".
"La non discriminazione, l'integrità fisica e mentale, il coordinamento e gli standard minimi garantiti per l'assistenza sanitaria in tutti gli Stati membri fanno parte dei nostri valori europei e devono essere difesi", sottolineano i membri dell'assemblea.
Un gruppo di membri del Partito Popolare Europeo e alcuni ultraconservatori avevano tentato di far approvare una risoluzione alternativa in cui si affermava che le politiche sull'aborto e sulla salute sessuale e riproduttiva sono di esclusiva responsabilità degli Stati membri, ma la risoluzione è stata respinta con 241 voti a favore, 356 contrari e 48 astensioni.