Il Rapporto Censis-Federfarma 2025: oltre il 90% degli italiani chiede più servizi in farmacia. Domanda crescente di test, vaccini, assistenza e prenotazioni
Il Rapporto “La nuova farmacia pilastro del Ssn. Prospettive ed opportunità”, realizzato dal CENSIS con il supporto di FEDERFARMA su un campione di più di 1.000 adulti dai 18 anni in su, fa emergere che più del 90% degli italiani è favorevole all’ampliamento dei servizi disponibili in farmacia. Il 92,2% riconosce il sostegno dato ai più fragili e fondamentale il ruolo di presidio (per il 90% c’è sempre una farmacia vicina e aperta) nonché il contributo offerto durante la pandemia (90%).
Lo studio conferma la centralità della farmacia come presidio sanitario
Già da tempo le farmacie erano andate ben oltre la dispensazione del farmaco, ma un importante allargamento delle attività e delle prestazioni disponibili in farmacia, come i test e le vaccinazioni, è legato ai provvedimenti decisi a seguito della pandemia. Molte delle attività legate al nuovo ruolo sono già oggetto della sperimentazione della “Farmacia dei servizi” in atto nelle regioni. Secondo la ricerca del CENSIS, la metà degli italiani (50,1%) si reca in farmacia una volta al mese e il 41,8% degli over 64 una volta alla settimana, così come il 50,6% di chi ha uno stato di salute insoddisfacente. I dati mettono in luce anche la tendenza alla fidelizzazione nei confronti di un’unica farmacia.
Farmacia dei servizi: cosa chiedono gli italiani
Gli intervistati vorrebbero che nella propria farmacia di riferimento fosse resa disponibile un’ampia gamma di servizi: dal recapito a domicilio dei farmaci per persone fragili (82,7%), alla distribuzione dei farmaci e dei presidi per conto della ASL (76,4%), dalla disponibilità di test per la misurazione di colesterolo, glicemia, ecc. (73,3%) ad uno sportello per la prenotazione di visite ed esami (72,3%). Non appaiono informati sulla sperimentazione della farmacia dei servizi, in atto in molte regioni (solo il 31,1% ne è a conoscenza).
Ma quasi due terzi (68,9%) degli intervistati segnalano, come già presente nella farmacia abituale, almeno un servizio previsto nella sperimentazione. E se non molti dichiarano di averne usufruito, sono decisamente più alte, invece, le percentuali di chi vorrebbe poter disporre di questa nuova gamma di servizi. Prima di tutto screening di prevenzione dell’ipertensione o del diabete (82,1%), dispensazione dei farmaci e dei dispositivi medici ai pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale (81,7%); possibilità di effettuare la scelta del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta (79,6%), presenza di infermieri per medicazioni e/o altre attività (77,5%) e somministrazione ai maggiori di 12 anni di altri vaccini, non più solo quelli contro il Covid e l’antinfluenzale (62,2%).
Redazione