Il Rapporto ANAC 2025 fotografa un sistema sanitario in crisi: boom di spesa per medici e infermieri esternalizzati, Piemonte e Lombardia in testa. Busia: “Servizi costosi e spesso inadeguati, a rischio la salute dei pazienti”.
In base al Rapporto ANAC sul ricorso all’esternalizzazione del personale medico e infermieristico nel sistema sanitario pubblico, la spesa complessiva deliberata per i cosiddetti “gettonisti” – ovvero medici e infermieri impiegati tramite contratti interinali – ammonta a 2 miliardi e 141 milioni di euro tra il 2019 e il 2024. La cifra, già significativa a fine 2023 (1 miliardo e 827 milioni), ha registrato un incremento previsionale di 314 milioni di euro nell’ultimo anno.
A guidare la classifica regionale è il Piemonte, che da solo impiega un quarto del totale nazionale di professionisti sanitari esternalizzati. Seguono la Lombardia, con 105 milioni di euro e il 22,95% della spesa totale, e poi Toscana e Sardegna. Se si considerano i medici a gettone nel 2024, a dominare la scena sono Veneto e Sicilia, mentre per quanto riguarda gli infermieri a gettone, Lombardia, Abruzzo e Piemonte sono in testa.
Nel dettaglio, la spesa previsionale per i medici a gettone nel 2024 è stata pari a 42,3 milioni di euro, con un aumento del 20,1% rispetto all’anno precedente. Anche la spesa effettiva, coincidente con la cifra previsionale, ha segnato un incremento del 7,3%. Ancora più marcato il dato relativo agli infermieri a gettone, la cui spesa previsionale è cresciuta del 48,7%, raggiungendo 5,8 milioni di euro, mentre la spesa effettiva è arrivata a 8,7 milioni.
Quanto alle procedure di scelta del contraente, anche nel 2024 si conferma il ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione per l’approvvigionamento degli infermieri a gettone, con marginale utilizzo della procedura aperta. Per i medici, prevalgono invece le procedure negoziate per affidamenti sottosoglia comunitaria e l’affidamento diretto.
A commentare la situazione è stato il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, che ha dichiarato:
“Siamo intervenuti, fra i primi, a segnalare il fenomeno dei cosiddetti ‘medici a gettone’, la crescente esternalizzazione del personale sanitario, caratterizzata da contratti particolarmente onerosi per le amministrazioni, in cambio di servizi non adeguati, spesso con rischi per la salute dei pazienti. Si tratta di un progressivo impoverimento degli organici, perché medici e infermieri in più casi preferivano lasciare il proprio impiego, attratti dalle più elevate remunerazioni riconosciute per le prestazioni interinali. Tutto questo, dando vita a un circolo vizioso, a causa di un’irragionevole concorrenza fra le diverse Asl, come emerge dalla nostra indagine conoscitiva. Ospedali e Asl pubbliche dispongono di eccellenti risorse professionali che, tuttavia, in molti casi non sono adeguatamente valorizzate e, anzi, sono spesso spinte verso altri approdi, privando le amministrazioni del loro patrimonio più prezioso.”