Dal laboratorio di Londra al cantiere navale del Wisconsin: la rivoluzione di AI e robotica sta trasformando il lavoro in fabbrica, tra automazione intelligente, nuove competenze e maggiore sicurezza.
Il futuro dell’industria è già qui e parla la lingua dell’intelligenza artificiale e della robotica avanzata. Due esempi mostrano come queste tecnologie stiano cambiando il modo in cui produciamo beni e costruiamo impianti, ridefinendo il ruolo dei lavoratori e le competenze richieste.
RoboBallet: i robot che danzano insieme
Un gruppo di ricercatori dell’University College London (UCL), di DeepMind e di Intrinsic (Google-Alphabet) ha sviluppato RoboBallet, un sistema innovativo che usa l’AI per coordinare più bracci robotici nello stesso spazio di lavoro.
Come un coreografo virtuale, RoboBallet insegna ai robot a muoversi in armonia, pianificando i gesti in tempo reale grazie al reinforcement learning. I test hanno mostrato risultati sorprendenti: otto bracci robotici impegnati in 40 compiti diversi, contro i cinque-dieci gestiti dai sistemi tradizionali. Inoltre, l’AI riduce drasticamente i tempi di programmazione: da giorni interi a pochi secondi.
Fincantieri USA: un cantiere navale del futuro
Negli Stati Uniti, al cantiere navale Fincantieri di Marinette (Wisconsin), la trasformazione è già operativa: bracci robotici automatici, esoscheletri per ridurre lo sforzo fisico, realtà virtuale per progettare e simulare, sistemi digitali per monitorare la produzione.
I benefici sono concreti: meno lavori manuali pesanti, più ruoli tecnici e ingegneristici. I lavoratori non eseguono più operazioni ripetitive, ma devono gestire software, interfacciarsi con macchine complesse e garantire standard di qualità più elevati.
Industria più automatizzata, ma anche più umana
Questi due casi dimostrano che l’industria del futuro sarà:
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più automatizzata, grazie a robot intelligenti capaci di adattarsi al contesto;
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più umana, perché valorizzerà chi possiede competenze digitali;
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più flessibile, grazie a tecnologie che permettono di rispondere rapidamente ai cambiamenti.
Il futuro delle fabbriche non sarà fatto solo di ferro e circuiti, ma anche di algoritmi, dati e formazione continua.