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La metamorfosi dell’intrattenimento leggero italiano

 
La metamorfosi dell’intrattenimento leggero italiano
Redazione

Il varietà, in Italia, è sinonimo di intrattenimento leggero, spettacolo, costume, celebrità. Nato nel tardo Ottocento nei cafè-chantant e nei saloni da concerto come il Salone Margherita di Napoli, il genere ha unito musica, comicità, danza e satira, evolvendosi fino a diventare parte integrante della cultura popolare.

La metamorfosi dell’intrattenimento leggero italiano

Con la diffusione della stampa, il varietà si è trasferito anche su carta, soprattutto a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947, Mondadori fondò Bolero Film, che lanciò in Italia il fotoromanzo. Il pubblico si appassionò rapidissimamente alle a storie d’amore illustrate da fotografie, biografie romanzate di star, curiosità e rubriche.

Negli anni Settanta e Ottanta, testate come Albo TV vendono centinaia di migliaia di copie, raccontando il dietro le quinte della televisione italiana, tra programmi di successo, personaggi iconici e pettegolezzi. Le riviste di varietà si distinguono per il loro tono leggero e immediato: gossip, cronaca rosa, moda, cinema, musica, costume, rubriche frivole all’insegna di un divertimento spensierato, giochi, oroscopi. Il settore subisce poi da alcuni anni a questa parte una trasformazione profonda: la carta stampata perde terreno, mentre il digitale guadagna spazio.

Molte testate storiche si sono evolute in magazine online o sono nate direttamente in formato digitale. TV Sorrisi e Canzoni, Chi, Gente, Oggi, Vanity Fair, Grazia sono fra le più lette, con numeri importanti anche in versione digitale.

La diffusione avviene sempre più attraverso app di lettura (come Readly), che aggregano riviste di spettacolo, celebrità e lifestyle. L’intrattenimento è ormai online: smartphone e social media sono i nuovi palcoscenici. Le riviste digitali integrano articoli con video, gallerie fotografiche, interviste interattive, contenuti extra, dirette, podcast. Il lettore cerca aggiornamenti in tempo reale, storie virali, novità dal mondo delle celebrità, contenuti brevi e visivi.

Il web ha trasformato anche il modo di produrre varietà: testate, influencer, creator e piattaforme social generano un flusso continuo di contenuti in stile varietà, facendo leva sulla rapidità e sull’impatto emotivo. La carta resiste solo in parte, con tirature ridotte e pubblico fidelizzato. L’intrattenimento non è più statico né settimanale: è mobile, condivisibile, immediato. E le riviste di varietà, per continuare a esistere, devono adattarsi a questo nuovo ritmo digitale.