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Neurochirurgia spinale robotica al Gemelli: primo intervento in Europa

 
Neurochirurgia spinale robotica al Gemelli: primo intervento in Europa

Al Policlinico Gemelli, primo intervento in Europa di neurochirurgia spinale robotica mininvasiva per spondilolistesi lombare con Mazor Stealth X. Più precisione e meno trauma chirurgico

Per la prima volta in Italia e in Europa, i neurochirurghi della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, hanno effettuato un intervento di stabilizzazione vertebrale mininvasiva per spondilolistesi lombare con un robot chirurgo di nuova generazione.

La spondilolistesi lombare

Le patologie degenerative della colonna vertebrale rappresentano una delle principali cause di disabilità e dolore cronico nella popolazione adulta e anziana. Condizioni come la spondilolistesi lombare compromettono la mobilità, la qualità del sonno, la capacità lavorativa e l’autonomia quotidiana dei pazienti, con un impatto rilevante anche sul piano psicologico e relazionale.

In questo contesto, l’evoluzione tecnologica in ambito neurochirurgico gioca un ruolo sempre più importante. L’integrazione di imaging avanzato, pianificazione preoperatoria tridimensionale e sistemi robotici consente di affrontare patologie complesse in modo meno invasivo e con una perfetta esecuzione dell’intervento sulla base della programmazione preoperatoria.

Il sistema Mazor Stealth X

Per quest’intervento è stato utilizzato il sistema robotico Mazor Stealth X™ (Medtronic) nella sua versione più recente, dotata di un modulo innovativo per la pianificazione e l’esecuzione robotica della rimozione delle faccette articolari. Già impiegato con successo per la guida robotica al posizionamento delle viti peduncolari, è stato per la prima volta utilizzato per pianificare ed eseguire anche la fase di decompressione ossea, garantendo un allineamento completo tra il planning preoperatorio e l’atto chirurgico eseguito in sala operatoria. Quest’approccio consente una maggiore accuratezza nel trattamento della compressione nervosa, favorendo condizioni ottimali per l’artrodesi e riducendo il rischio intraoperatorio.

Verso una chirurgia più precisa e personalizzata

Ha affermato il prof. Alessandro Olivi, Direttore della UOC di Neurochirurgia e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze, Organi di Senso e Torace Policlinico Gemelli, ordinario di Neurochirurgia all’Università Cattolica, campus di Roma: “L’adozione di questa tecnologia all’avanguardia testimonia la volontà del Policlinico Gemelli di investire in soluzioni innovative per il miglioramento continuo della qualità delle cure. La possibilità di estendere l’impiego della robotica anche alla fase decompressiva rappresenta un’evoluzione importante per la neurochirurgia spinale mininvasiva”.

L’introduzione di questa procedura segna un avanzamento verso una chirurgia sempre più mini invasiva, precisa e personalizzata, con potenziali benefici significativi in termini di recupero funzionale e riduzione del trauma chirurgico.

Redazione