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Il fascino senza tempo della penna stilografica

 
Il fascino senza tempo della penna stilografica
Redazione

La penna stilografica è uno strumento elegante che unisce funzionalità, arte e storia. Si distingue per il suo serbatoio interno che alimenta la punta con l’inchiostro, permettendo di scrivere senza doverla intingere continuamente nel calamaio. Le sue origini risalgono al X secolo, quando nel 953 il califfo Maʿād al-Muʿizz chiese una penna che non macchiasse mani e abiti: fu costruita una penna con serbatoio chiuso che poteva essere usata anche capovolta senza perdite.

Il fascino senza tempo della penna stilografica

Il primo brevetto conosciuto fu depositato nel 1827 dal rumeno Petrache Poenaru, che ideò, prima a Vienna, poi a Parigi, una penna con guscio di piuma di cigno capace di contenere l’inchiostro. La chiamò: penna portatile senza fine, che si ricarica da sola con inchiostro. Il vero passo avanti avvenne nel 1884, quando l’americano Lewis Waterman brevettò un sistema di alimentazione che regolava il flusso dell’inchiostro con un meccanismo a capillarità. Questo evitava perdite e rese la penna stilografica pratica ed affidabile.

All’inizio del Novecento comparvero altre innovazioni: nel 1912 Walter Sheaffer creò il sistema di riempimento lever-filler, che semplificava la ricarica dell’inchiostro. Da allora la penna stilografica è cambiata più volte, passando da materiali fragili a metalli, resine e plastiche resistenti. Sono nati sistemi di ricarica automatici, cartucce intercambiabili e design più ergonomici.

Oggi la penna stilografica è usata meno per scrivere ogni giorno, ma conserva un fascino unico. È considerata un simbolo di eleganza, scelta per firme importanti, regali o collezioni di lusso. Il suo valore non sta solo nella praticità, ma nel gesto che accompagna la scrittura: più lento, curato e personale rispetto alle penne a sfera o agli strumenti digitali.

Tra le curiosità, la penna del califfo del 953 è considerata la prima forma di penna con serbatoio chiuso, mentre il brevetto di Waterman del 1884 segna la nascita della stilografica moderna. I primi modelli venivano riempiti comprimendo un piccolo sacchetto di gomma per aspirare l’inchiostro, un processo lento ma affascinante.

Nonostante le innovazioni tecnologiche, la penna stilografica continua a rappresentare qualcosa di speciale: un invito a rallentare, a dare valore al gesto ed alla parola scritta. È un oggetto che unisce artigianato, storia e piacere personale, capace di attraversare i secoli restando un simbolo di eleganza ed identità.