Innovazione e sicurezza nella produzione farmaceutica: cresce il ruolo del Regno Unito nella catena globale del farmaco
Il mondo del pharmaceutical manufacturing è in continua trasformazione, spinto da esigenze crescenti di qualità, sicurezza e personalizzazione dei trattamenti. In questo contesto, la notizia dell’installazione della nuova pressa per compresse bi-strato Korsch XM-12 nello stabilimento di Morpeth (Regno Unito) di Piramal Pharma Solutions (PPS) segna un passaggio importante: non solo per l’azienda, ma per l’intero comparto delle CDMO (Contract Development and Manufacturing Organization), realtà ormai centrali per l’industria farmaceutica globale.
Perché è importante
L’industria farmaceutica non punta più soltanto alla produzione di massa, ma deve garantire flessibilità e tecnologie avanzate in grado di rispondere alle nuove esigenze cliniche: farmaci a dose fissa combinata (molto usati nelle terapie cardiovascolari e HIV) e compresse a rilascio modificato per garantire maggiore aderenza terapeutica.
Secondo EMA (European Medicines Agency), la richiesta di formulazioni a rilascio prolungato è cresciuta negli ultimi dieci anni con un tasso medio annuo superiore al 6%, trainata dall’esigenza di terapie croniche meglio tollerate.
La nuova Korsch XM-12, in grado di produrre compresse sia a strato singolo che a doppio strato, rappresenta un passo in questa direzione: maggiore precisione, rapidità di produzione e possibilità di sviluppare molecole più complesse senza sacrificare la qualità.
Morpeth, un sito strategico
Lo stabilimento britannico di Morpeth, operativo da decenni, è oggi uno degli snodi chiave per la produzione di solidi orali e prodotti ormonali. Con l’arrivo della nuova pressa, il sito rafforza la sua posizione nella rete globale di PPS, che conta stabilimenti in Europa, Nord America e Asia.
«L’implementazione della XM-12 consentirà di garantire standard elevati di sicurezza e qualità, con protocolli di formazione mirati per scienziati, operatori e tecnici», ha dichiarato Frank Bugg, Amministratore Delegato e Responsabile del sito.
Tra sicurezza e know-how
La questione sicurezza è centrale. L’uso di API ad alta potenza (High Potency Active Pharmaceutical Ingredients) richiede protocolli stringenti di contenimento e formazione specializzata. L’XM-12 integra scivoli di sicurezza e torrette di cambio rapido, riducendo i rischi di esposizione.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oltre il 30% delle nuove molecole in fase di sviluppo appartengono alla categoria di principi attivi altamente potenti, rendendo fondamentale l’adozione di impianti con elevati standard di sicurezza.
Un mercato in espansione
Il comparto delle CDMO globali vale oggi circa 160 miliardi di dollari e, secondo le stime di GlobalData 2025, crescerà fino a 240 miliardi entro il 2030. Le ragioni sono chiare: le big pharma si concentrano sulla ricerca e affidano sempre più a partner specializzati la produzione e lo sviluppo tecnico.
Il Regno Unito, nonostante le incertezze post-Brexit, mantiene un ruolo centrale grazie a siti come quello di Morpeth, che uniscono competenze scientifiche e infrastrutture avanzate.
Non solo tecnologia
Al di là della dimensione industriale, la scelta di Piramal riflette un trend globale: garantire farmaci più accessibili e sicuri. Tecnologie come la Korsch XM-12 non sono solo macchinari, ma strumenti che incidono direttamente sulla capacità di produrre terapie di qualità, in tempi rapidi, e quindi sulla salute dei pazienti.
Come sottolinea la Federazione Europea delle Industrie e Associazioni Farmaceutiche (EFPIA), “l’innovazione tecnologica negli stabilimenti è uno dei pilastri per rafforzare la resilienza delle catene di fornitura e assicurare continuità terapeutica anche in scenari di crisi”.
L’arrivo della pressa Korsch XM-12 a Morpeth segna un tassello di una trasformazione più ampia: non solo un upgrade tecnologico, ma un passo verso una produzione farmaceutica più sicura, flessibile e orientata al paziente.
Un segnale che conferma come gli investimenti mirati, anche in siti già consolidati, possano rafforzare la capacità del sistema farmaceutico europeo di rispondere alle sfide future.