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Cambia il carrello della spesa in Europa: meno zucchero, più salute

 
Cambia il carrello della spesa in Europa: meno zucchero, più salute
Redazione

Il 95% dei consumatori europei sceglie un’alimentazione più sana. Secondo Bain & Company, cala il consumo di zuccheri e cibi processati, cresce l’interesse per prodotti locali, pesce e integratori.

La salute detta le nuove regole del consumo

In Europa cambia il modo di fare la spesa. Il 95% dei cittadini dell’Unione Europea dichiara di dare priorità alla salute nelle proprie scelte alimentari. È quanto emerge dall’ultima analisi del Consumer Lab di Bain & Company, che ha coinvolto oltre 9.000 consumatori europei, di cui 1.500 italiani.
Il risultato è chiaro: il carrello della spesa è sempre più orientato al benessere fisico e mentale, con meno zuccheri, meno grassi e più attenzione agli ingredienti locali e naturali.

Oltre la metà degli europei sta attivamente eliminando dalla propria dieta alimenti poco salutari – osserva Marco Caldarelli, Senior Partner e nuovo responsabile italiano del settore Consumer Products di Bain & Company – spinta dal desiderio crescente di adottare uno stile di vita più sano, a partire dalle scelte che compie a tavola”.
Secondo Caldarelli, le aziende dovranno innovare formule, ridurre zuccheri e ingredienti processati, puntando su trasparenza, qualità e accessibilità per rispondere a una domanda sempre più esigente.

Zucchero, grassi e cibi processati: i nuovi “nemici” della tavola

Il dato più evidente riguarda lo zucchero, che il 56% degli intervistati ha ridotto nei consumi, seguito dal 50% che ha limitato i cibi processati.
Parallelamente cresce l’interesse per i prodotti locali (+30%), per le proteine e per il pesce (+38%), considerato una valida alternativa alla carne rossa.
Anche integratori e vitamine guadagnano terreno: il 33% degli europei li utilizza per sostenere una dieta equilibrata e uno stile di vita attivo.

Scelte salutari, ma anche economiche e ambientali

Non è solo la salute a guidare le nuove scelte. Il prezzo resta un fattore determinante: il 45% degli intervistati dichiara di non acquistare prodotti biologici per via dei costi troppo elevati.
La carne, invece, è l’alimento più penalizzato: il 41% la riduce per motivi salutistici, il 14% per ragioni economiche e il 25% per l’impatto ambientale.
Il glutine e i latticini vengono limitati rispettivamente dal 45% e dal 39% degli europei, per motivi di salute, intolleranze o semplicemente gusto personale.

L’Italia segue la rotta europea: meno zucchero, più qualità

Anche gli italiani si confermano in linea con la media europea: il 56% riduce il consumo di zucchero, posizionandosi al terzo posto in Europa dopo Spagna e Polonia.
Al centro delle scelte di consumo resta il legame con la tradizione mediterranea, fatta di prodotti genuini e di provenienza locale.
Gli italiani vogliono sapere cosa portano in tavola – commenta Caldarelli – e apprezzano la trasparenza sulle materie prime e sui processi produttivi. La qualità e l’origine dei prodotti sono valori irrinunciabili”.

Cala anche il consumo di alcol e bevande zuccherate

La rivoluzione salutista coinvolge anche il settore delle bevande. In Europa, il 43% dei consumatori ha ridotto o eliminato gli alcolici, mentre il 35% evita le bibite gassate e il 25% rinuncia agli energy drink.
Al contrario, aumentano gli acquisti di succhi di frutta e vegetali (+31%), bevande probiotiche (+29%) e latte senza lattosio (+25%).
In Italia, il 40% ha scelto di dire addio agli alcolici e il 36% di ridurre le bevande zuccherate, preferendo alternative naturali e meno caloriche.

Un nuovo equilibrio tra gusto, salute e sostenibilità

Il nuovo carrello europeo racconta una trasformazione culturale: mangiare bene non significa più solo “mangiare sano”, ma scegliere consapevolmente cosa acquistare, valutando impatto ambientale, etica e qualità nutrizionale.
Per le aziende del largo consumo si apre una sfida cruciale: innovare senza perdere gusto, offrendo prodotti accessibili e trasparenti, capaci di rispondere a una generazione di consumatori sempre più informata e attenta.