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La giornata mondiale sull’Alzheimer

 
La giornata mondiale sull’Alzheimer
Redazione

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, si svolge oggi a Roma, all’Orto Botanico, un incontro molto importante per parlare della malattia, delle sue conseguenze e di come affrontarla. L’evento è organizzato da Alzheimer Uniti Roma e dall’Associazione Italiana di Psicogeriatria.

La giornata mondiale sull’Alzheimer

Hanno dato il loro patrocinio anche la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG), la Società Italiana di Neurologia per le Demenze (SINDEM) e l’Alleanza per le Malattie Neurodegenerative (AGE). L’obiettivo del convegno è molto chiaro: aggiornare il pubblico sugli ultimi studi sull’Alzheimer e sui disturbi della memoria, far conoscere terapie utili (anche non farmacologiche), condividere buone pratiche di assistenza e creare un momento di ascolto per chi vive accanto a persone con demenza.

Il convegno romano fa parte di una rete nazionale di iniziative legate alla Giornata Mondiale dell’Alzheimer, promossa a livello globale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e da Alzheimer’s Disease International. In molte città italiane, tra cui Genzano di Roma e Genova, si tengono eventi simili, dedicati ad informare e coinvolgere la cittadinanza, gli operatori sanitari e le istituzioni. A Genzano, ad esempio, sempre oggi si tiene un incontro presso l’Istituto San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, dove si parlerà di terapie innovative, mentre a Genova la ASL 3 organizza una conferenza rivolta al pubblico per discutere l’importanza della prevenzione.

In Italia, la situazione dei servizi pubblici per le demenze presenta alcune difficoltà. Molti Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) sono aperti solo un giorno alla settimana e spesso mancano professionisti specializzati. Questo rende ancora più importante l’impegno delle associazioni e la promozione di eventi che vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere verso politiche più efficaci.

Questi incontri non solo solo un momento per condividere dati e numeri, ma un’occasione per dare voce alle famiglie, per raccontare storie, per trovare nuove idee. In un mondo che cambia velocemente, anche l’approccio all’Alzheimer deve evolversi. Servono conoscenza, empatia e collaborazione. Il convegno di Roma prova a tenere insieme tutti questi elementi. È un invito ad agire, a capire, a non lasciare sole le persone più fragili.