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Il Messico vuole tassare i videogiochi violenti

 
Il Messico vuole tassare i videogiochi violenti
Redazione

Il governo messicano vuole tassare i videogiochi con contenuti violenti come parte della sua politica sanitaria per finanziare il trattamento dei disturbi legati al loro utilizzo. La misura, che è stata annunciata dal Ministero delle Finanze e che è stata inclusa nel progetto di bilancio 2026, appena presentato, va di pari passo con l'introduzione di tasse speciali sul tabacco e sulle bevande zuccherate.

Il Messico vuole tassare i videogiochi violenti

Le nuove tasse fanno parte della politica di salute e sicurezza piuttosto che della politica fiscale, ha sottolineato in una conferenza stampa il ministro delle Finanze Edgar Amador. Il Ministero delle Finanze non ha specificato i criteri per la selezione dei videogiochi in questione, ma ha annunciato che l'ammontare della tassa sarà fissato all'8%, il che dovrebbe consentire di raccogliere 183 milioni di pesos messicani (circa 8,3 milioni di euro).

Inoltre, il Ministero non ha dettagliato il meccanismo che verrà utilizzato per riscuotere l'imposta da questo settore, i cui sviluppatori e fornitori operano principalmente su piattaforme elettroniche.
Il Sottosegretario alle Finanze, Carlos Lerma, ha spiegato che il ricavato sarà destinato alla cura delle persone affette da patologie legate ai videogiochi.

Secondo studi recenti, esiste un legame tra l'uso di videogiochi violenti e un livello più elevato di aggressività tra gli adolescenti, nonché effetti sociali e psicologici negativi come l'isolamento e l'ansia, ha osservato il ministero nel suo progetto di bilancio.

Queste malattie colpiscono le persone in una fase molto precoce, riducendo le loro capacità di sviluppo e ponendo un onere significativo sui sistemi sanitari, ha sottolineato Lerma.
Il progetto di bilancio deve essere discusso e approvato dal Congresso entro il 15 novembre.