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Le Regioni d'Europa chiedono all'Ue di ripensare la gestione del turismo

 
Le Regioni d'Europa chiedono all'Ue di ripensare la gestione del turismo
Redazione

Il Comitato europeo delle Regioni ha esortato l'Unione europea a "ripensare radicalmente la gestione del turismo" e ad adottare un sistema che tenga conto dei residenti delle aree turistiche, preservi tali zone e garantisca che il turismo sia un "motore di prosperità condivisa".

Le Regioni d'Europa chiedono all'Ue di ripensare la gestione del turismo

I leader regionali e locali europei hanno dato il via libera a un rapporto promosso dalla presidente delle Isole Baleari, Marga Prohens, che avverte che i benefici economici del turismo "non saranno sostenibili se la domanda non sarà gestita in modo intelligente, i limiti territoriali non saranno rispettati e le comunità non saranno poste al centro del processo decisionale".

L'Europa ha accolto 551 milioni di visitatori nel 2024 e rimane la principale destinazione turistica al mondo, ha affermato il Comitato in una nota, sottolineando che "molte regioni sono sotto pressione a causa del sovraffollamento, della carenza di alloggi, dell'impatto ambientale e della pressione sui servizi".

Secondo Prohens, le Eegioni vogliono "passare dalla gestione del turismo alla sua trasformazione, trasformandolo in un vero alleato per correggere gli squilibri , aumentare la competitività sostenibile e generare benefici sociali e territoriali".

"Il turismo del futuro non sarà quello che attrae più visitatori, ma quello che offre maggiore benessere ai suoi cittadini", ha sottolineato il presidente delle Baleari nella nota.
Per le regioni europee, la futura strategia europea per il turismo sostenibile deve includere "risorse, tempistiche e meccanismi di valutazione chiari".

Il Comitato delle regioni ha invitato pertanto l'Unione europea a rafforzare le proprie capacità istituzionali, finanziarie e tecniche per affrontare questo fenomeno, sostenendo ad esempio programmi di formazione per i responsabili del turismo e predisponendo "approcci su misura" per le regioni con condizioni geografiche eccezionali, come le isole, le zone montane o rurali.

"Queste aree dovrebbero ricevere un budget specifico per sviluppare un turismo sostenibile e resiliente che supporti il progresso sociale", suggeriscono le Regioni, chiedendo inoltre che le politiche turistiche diano priorità alla mobilità a basse emissioni, a rigorosi standard di efficienza idrica e a misure per un accesso sostenibile ai siti naturali e culturali.

Il rapporto affronta anche la crisi degli alloggi e chiede una regolamentazione efficace degli affitti a breve termine non regolamentati, per attenuarne l'impatto sulla coesione sociale e sui servizi pubblici.