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TEMPESTA SUL CASHMERE: BRUNELLO CUCINELLI NEL MIRINO DI UN "ATTACCANTE MISTERIOSO"

 
TEMPESTA SUL CASHMERE: BRUNELLO CUCINELLI NEL MIRINO DI UN 'ATTACCANTE MISTERIOSO'
Luca Lippi

C’è un caso di studio che svela le ombre sul mercato finanziario: quando l'analisi critica incontra la speculazione e fa tremare i giganti della moda. La tranquillità del mondo del lusso e del cashmere di alta qualità è stata bruscamente interrotta. La celebre casa di moda italiana Brunello Cucinelli, simbolo di eleganza e sostenibilità, si è ritrovata al centro di una bufera finanziaria, attaccata da una misteriosa entità che ha sollevato interrogativi cruciali sul funzionamento del mercato e sulla trasparenza delle sue dinamiche.

Immaginate una partita a scacchi ad altissimi livelli, dove le pedine sono le azioni di borsa e i giocatori sono entità finanziarie con strategie complesse. In questa partita, Brunello Cucinelli è diventato, suo malgrado, il protagonista di un "caso di studio" che sta facendo discutere gli esperti e preoccupando gli investitori.

L'OMBRA DI MORPHEUS RESEARCH

Al centro di questa vicenda c'è una società chiamata "Morpheus Research", che si definisce una "società di ricerca indipendente". Nata di recente, nel 2025, Morpheus si presenta con una missione ben precisa: scovare i punti deboli delle aziende quotate in borsa e renderli pubblici. Fin qui, nulla di strano. La particolarità, però, è che Morpheus dichiara apertamente di avere delle "posizioni corte" sui titoli che analizza. Cosa significa? Significa che scommette sul loro ribasso. Se il prezzo delle azioni scende, Morpheus guadagna. Questo la qualifica come un "activist short seller", un attore del mercato che non si limita a osservare, ma agisce per influenzare il valore di un titolo.

Nel suo report su Brunello Cucinelli ( https://www.morpheus-research.com/cucinelli/ ) , Morpheus ha lanciato accuse pesanti: la società sarebbe "sopravvalutata", ovvero il suo valore in borsa sarebbe eccessivo rispetto alla sua reale capacità di generare profitti. Ma non solo: è stata anche sollevata l'accusa di non rispettare le sanzioni internazionali imposte alla Russia. Accuse gravi, in grado di scuotere la fiducia degli investitori.

LA DIFESA DI CUCINELLI E IL TERREMOTO IN BORSA

La reazione di Brunello Cucinelli non si è fatta attendere. Con un comunicato ufficiale (https://investor.brunellocucinelli.com/yep-content/media/CS__Casa_di_moda_Brunello_Cucinelli__25092025.pdf ), l'azienda ha respinto categoricamente ogni accusa, ribadendo il suo pieno e scrupoloso rispetto di tutte le normative europee e internazionali. Ha inoltre evidenziato come il peso del mercato russo sul suo fatturato totale sia ormai sceso a una percentuale minima, circa il 2 per cento.

Nonostante la pronta difesa, l'impatto sul mercato è stato devastante. Le azioni di Brunello Cucinelli hanno subito un vero e proprio crollo: oltre il 17 per cento in un solo giorno, quasi il 20 per cento nell'arco di una settimana, arrivando a perdere circa un quarto del loro valore in pochissimi giorni. Una dimostrazione lampante di quanto il sentiment del mercato, influenzato da report e dichiarazioni, possa essere fragile e volatile. Solo in seguito, il titolo ha mostrato un leggero rimbalzo, ma la ferita rimane.

GLI "SHORT SELLER" SOTTO LA LENTE D'INGRANDIMENTO

La vicenda assume contorni ancora più complessi quando si esaminano gli attori che scommettono sul ribasso, i cosiddetti "short seller". In Italia, la Consob (l'organo di vigilanza del mercato) tiene un registro pubblico delle posizioni nette corte (PNC) superiori a una certa soglia. Sorprendentemente, Morpheus Research non compare in questo elenco. Questo solleva due ipotesi: o la sua posizione è talmente piccola da non dover essere segnalata, oppure esiste un legame stretto, una correlazione, con altri fondi che invece figurano nel registro.

E chi sono questi fondi? Quattro nomi sono emersi: AQR, JPMorgan, Kintbury e Pertento. È interessante notare come gli ultimi due si concentrino quasi esclusivamente su Brunello Cucinelli. Tutti questi fondi hanno aperto le loro posizioni corte tra agosto e settembre, e in alcuni casi, addirittura lo stesso giorno della pubblicazione del report di Morpheus. Le percentuali sono simili, tutte intorno allo 0,7 per cento del capitale. Questa "coincidenza" di timing è un dettaglio che non è passato inosservato agli occhi degli osservatori più attenti.

Un Pattern Ricorrente?

Il caso Cucinelli non è il primo per Morpheus. Nella sua breve storia, ha già puntato i riflettori su altre aziende, come Solaris, Backblaze, Mercurity, Abacus e Collective Mining. Sebbene per le società quotate in USA e Canada non esistano registri pubblici come quello della Consob, è emerso un "pattern" ricorrente: dopo l'uscita dei report di Morpheus, i titoli hanno registrato forti volumi di scambio e brevi cali. Tuttavia, salvo un caso di stabilità, nella maggior parte dei casi sono seguiti recuperi anche significativi.

Questo ci porta al cuore del problema: quanto è sottile il confine tra una legittima analisi critica, che aiuta il mercato a correggere eventuali squilibri, e una pura operazione speculativa, finalizzata a trarre profitto dalle fluttuazioni causate dalle stesse accuse?

RUOLO DELLE AUTORITÀ

La vicenda Brunello Cucinelli diventa così un esempio lampante di come certe dinamiche possano avere un impatto enorme, non solo sul valore di un'azienda ma anche sulla sua reputazione. Pone inevitabilmente interrogativi sul ruolo delle autorità di vigilanza come la Consob e sulla gestione di situazioni in cui possono emergere evidenti conflitti d'interessi. È fondamentale che il mercato sia trasparente e che gli investitori siano protetti da manovre che potrebbero distorcere la vera valutazione delle aziende.

La tempesta sul cashmere di Brunello Cucinelli ci ricorda che dietro i numeri e le percentuali della borsa, si nascondono storie di aziende, di lavoro e di persone. E che, a volte, la verità è molto più complessa di quanto appaia in superficie.