Uno studio su "The Lancet", che classifica la Francia come quella con i più alti tassi di incidenza del cancro, ha provocato una ridda di reazioni nel Paese, con Le Monde che, contravvenendo alla sobrietà che caratterizza i suoi commenti, ha affermato come sia ''inaccettabile che un Paese sviluppato non sia a conoscenza di tutte le cause che stanno dietro a tassi di incidenza del cancro insolitamente elevati''.
Uno studio accusa la Francia: è il Paese con i tassi di incidenza del cancro più alti
La buona notizia che arriva dallo studio è che, comunque, i tassi di mortalità per cancro sono in costante nel Paese: con 136,8 decessi ogni 100.000 persone nel 2023, rispetto ai 184,7 del 1990, la tendenza riflette progressi significativi nell'assistenza medica.
La Francia è uno dei Paesi europei con il più basso tasso di mortalità per cancro, il che testimonia l'efficacia del sistema sanitario, soprattutto se si considera che il numero di casi di cancro è aumentato. Ma, se questa è una buona notizia, ce n'è anche una cattiva: la Francia è ora classificata tra i Paesi con i più alti tassi di incidenza del cancro al mondo, con il numero di casi che continua ad aumentare notevolmente.
Uno studio pubblicato da The Lancet classifica la Francia al primo posto, con 389,4 casi di cancro ogni 100.000 persone. Un non certo invidiabile primato, tanto più che le ragioni dietro di esso sono ancora in gran parte inspiegabili.
Ma un altro studio, prodotto da un'agenzia dell'Organizzazione Mondiale della Sanità con sede a Lione, ha classificato la Francia al nono posto per incidenza di cancro in tutto il mondo. Anche se le differenze tra le fonti di dati e le metodologie utilizzate possono spiegare questa discrepanza, la cattiva reputazione ha sollevato in Francia interrogativi.
Le caratteristiche distintive del sistema francese di raccolta dei dati sul cancro sono tra i fattori che devono essere esaminati. Fino ad ora, il sistema si è basato su registri locali parziali, che escludono inspiegabilmente sia le aree urbane densamente popolate che i siti che registrano sostanze industriali potenzialmente pericolose. Un registro nazionale dei tumori è ufficialmente previsto, grazie a una legge approvata a giugno, ma non è ancora operativo, poiché le recenti turbolenze governative hanno impedito la pubblicazione del necessario decreto attuativo.
L'idea che gli alti tassi di incidenza del cancro in Francia possano essere spiegati dal fatto che il Paese ha uno screening del cancro più efficace non regge, dal momento che la popolazione francese non è particolarmente diligente nel partecipare alle campagne di screening rispetto ad altri paesi sviluppati.
Il tabacco e l'alcol, fattori di rischio identificati da tempo, sembrerebbero spiegare parte della situazione in Francia, in particolare l'aumento del cancro tra le donne. Il tasso di fumatori tra le donne francesi (23%) è il più alto d'Europa. Anche il consumo di alcol rimane ben al di sopra della media dell'Unione Europea. Il numero di casi di cancro legati alla mancanza di attività fisica e quelli legati agli ormoni, in particolare dalle pillole contraccettive, richiede anche ulteriori studi su possibili fattori specifici della Francia.
Lo stesso vale per la ricerca comparativa sui tumori legati all'esposizione involontaria a sostanze inquinanti attraverso l'ambiente e la dieta delle persone. È stato dimostrato che i francesi hanno livelli particolarmente elevati di esposizione al cadmio (un agente cancerogeno presente in molti fertilizzanti) e ai pesticidi (di cui la Francia è tra i maggiori utilizzatori al mondo), ma la connessione tra questo e i tassi di esposizione al cancro più elevati rimane poco chiara.
Il cadmio, un cancerogeno provato, ha contaminato alcuni degli alimenti più consumati in Francia. I medici mettono in guardia contro una "bomba a orologeria per la salute pubblica". Anche se vale la pena guardarlo con cautela, lo sfortunato primo posto della Francia nello studio di The Lancet dovrebbe servire da campanello d'allarme. ''È inaccettabile - chiosa Le Monde - che un Paese sviluppato come la Francia non sia a conoscenza di tutte le cause che stanno dietro a tassi di incidenza del cancro insolitamente elevati. Tutti gli organismi scientifici competenti, in particolare il National Cancer Institute (INC), dovrebbero essere mobilitati per condurre uno studio epidemiologico su larga scala che copra tutti i fattori che potrebbero essere associati a questa malattia, che è la principale causa di morte e la preoccupazione di tutti''.