Le grandi aziende tecnologiche stanno raddoppiando gli investimenti miliardari in India, attratte dall’abbondanza di risorse per la costruzione di data center, da un vasto bacino di talenti e utenti digitali e dalle opportunità di mercato.
L'India è l'Eldorado delle aziende tecnologiche
Come conferma il fatto che, in appena 24 ore, due giganti come Microsoft e Amazon abbiano annunciato investimenti per oltre oltre 50 miliardi di dollari per l’infrastruttura cloud e di intelligenza artificiale dell’India. E lunedì Intel ha dato il via al progetto di produrre chip in India.
Sebbene l’India sia in ritardo rispetto a Stati Uniti e Cina nella corsa allo sviluppo di un modello fondativo di intelligenza artificiale nativa e non disponga di una grande azienda nazionale di infrastrutture di intelligenza artificiale, il Paese vuole sfruttare la propria competenza nel settore delle tecnologie dell’informazione per creare e distribuire applicazioni di intelligenza artificiale a livello aziendale, offrendo anche alle grandi aziende tecnologiche un’enorme opportunità.
La Stanford University colloca l’India tra i primi quattro Paesi, insieme a Stati Uniti, Cina e Regno Unito, nella classifica mondiale e nazionale sulla vivacità dell’IA. GitHub, una community di sviluppatori, ha classificato l’India al primo posto, con una quota globale del 24% di tutti i progetti.
L'opportunità per l’India viene messa in relazione allo sviluppo di applicazioni che saranno utilizzate per generare ricavi per le aziende di intelligenza artificiale.
Microsoft ha annunciato investimenti per 17,5 miliardi di dollari nel Paese, distribuiti su 4 anni, volti ad espandere l’infrastruttura iperscalabile, integrare l’intelligenza artificiale nelle piattaforme nazionali e migliorare la preparazione della forza lavoro.
A distanza di poche ore è arrivata l'ufficializzazione del progetto di Amazon per investire in India oltre 35 miliardi di dollari, che si aggiungeranno ai 40 miliardi di dollari già investiti nel Paese.
Negli ultimi mesi, i principali operatori dell’intelligenza artificiale e della tecnologia come OpenAI, Google e Perplexity hanno offerto gratuitamente i loro strumenti a milioni di persone in India; Google ha inoltre confermato i suoi piani di investire 15 miliardi di dollari per sviluppare la capacità del data center per un nuovo hub di intelligenza artificiale nell’India meridionale.
L’India offre diversi vantaggi per quanto riguarda la costruzione di data center. Mercati come Giappone, Australia, Cina e Singapore nella regione Asia-Pacifico sono maturi. Singapore, uno dei più antichi hub di data center della regione, ha spazio limitato per implementare data center su larga scala a causa di problemi di disponibilità di terreni.
L’India ha ampi spazi per lo sviluppo di data center su larga scala. Rispetto ai data center hub europei, i costi energetici in India sono relativamente bassi. Se a ciò si aggiunge la crescente capacità di energia rinnovabile del Paese, fondamentale per i data center ad alto consumo energetico, gli aspetti economici iniziano a sembrare allettanti.
La domanda locale, alimentata dall’ascesa dell’e-commerce (uno dei principali motori della crescita dei data center negli ultimi anni) e dalle potenziali nuove regole per l’archiviazione dei dati dei social media, rafforza la tesi.
In parole povere: l’India sta entrando in una fase favorevole in cui i fornitori globali di cloud, gli operatori dell’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nazionale convergono per creare uno dei mercati di data center più interessanti al mondo.