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Annunci di lavoro, svolta storica, dal 12 gennaio lo stipendio sarà obbligatorio

 
Annunci di lavoro, svolta storica, dal 12 gennaio lo stipendio sarà obbligatorio
Redazione

A partire dal 12 gennaio, entrerà in vigore una nuova normativa che cambierà il modo in cui le aziende pubblicano le offerte di lavoro: sarà infatti obbligatorio indicare lo stipendio minimo previsto direttamente negli annunci. Questa misura, introdotta con l’obiettivo di aumentare la trasparenza nel mercato del lavoro e ridurre le disuguaglianze salariali, rappresenta una vera rivoluzione per chi cerca occupazione e per le imprese stesse.

Stipendio obbligatorio negli annunci di lavoro: cosa cambia dal 12 gennaio

Fino ad oggi, in molti annunci di lavoro le informazioni sul compenso erano spesso generiche o del tutto assenti, lasciando ai candidati il compito di negoziare senza avere punti di riferimento concreti. Quest’approccio, oltre a generare frustrazione, poteva ampliare il divario tra lavoratori, soprattutto per chi non ha esperienza nella negoziazione salariale o per categorie più vulnerabili. Con l’obbligo di riportare lo stipendio, si punta a rendere più equo il processo di selezione ed a fornire a tutti i candidati informazioni chiare ed uniformi fin dall’inizio.

Come dovrà essere indicato il salario negli annunci

L’indicazione del salario non dovrà essere solo una cifra indicativa, ma dovrà rispettare parametri specifici, come il tipo di contratto e l’inquadramento previsto e dovrà essere comprensibile per chi legge l’annuncio. Le aziende saranno tenute a specificare, ad esempio, se si tratta di un compenso mensile lordo, annuale o di altre forme di remunerazione, come bonus o premi legati alla performance. Questo livello di dettaglio permette ai candidati di avere una panoramica completa e di valutare realisticamente la propria candidatura rispetto alle proprie aspettative e necessità.

Gli effetti di questa misura non si limiteranno ai soli candidati: anche le imprese potranno trarne vantaggio. Pubblicare annunci chiari e trasparenti permette di attrarre candidati realmente interessati e qualificati, riducendo il numero di candidature non in linea con il budget aziendale e ottimizzando i tempi del processo di selezione. In un contesto in cui la ricerca di talenti è sempre più competitiva, la trasparenza salariale può diventare un fattore distintivo per le aziende che vogliono posizionarsi come organizzazioni serie ed affidabili. Inoltre, la normativa aiuta a contrastare pratiche discriminatorie ed a promuovere parità di trattamento tra lavoratori che svolgono mansioni simili. Con l’obbligo di indicare lo stipendio, il mercato del lavoro si avvia verso una maggiore equità e competitività, con benefici diretti sulla soddisfazione dei dipendenti e sulla reputazione aziendale.