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Arriva a Muggia il progetto "Komuna Maro"

 
Arriva a Muggia il progetto 'Komuna Maro'
Redazione

Organizzato da Trieste Contemporanea, un centro culturale che si occupa di arte visiva e innovazione sociale, si sta svolgendo in questi giorni Komuna Maro - “mare comune” in esperanto - un progetto di arte e ricerca che si svolge lungo la costa dell’Adriatico. L’iniziativa è partita il 17 settembre dal Golfo del Quarnero (in Croazia) e attraversa diverse località costiere della Croazia, Slovenia e Italia. L’obiettivo è costruire un percorso fatto di incontri, mostre, camminate, confronti pubblici e scambi tra persone di territori diversi.

Arriva a Muggia il progetto "Komuna Maro"

A Muggia, cittadina vicino a Trieste, il progetto si ferma oggi, alle ore 18:00, sotto il porticato del Municipio, in Piazza Marconi. Viene presentato il primo risultato della nuova fase di lavoro del gruppo, intitolata “Il mare delle infrastrutture”, che proseguirà fino al 2027. Questa fase vuole riflettere su come le strutture che usiamo tutti i giorni (come strade, porti, edifici e reti) influenzino il paesaggio costiero e la vita delle persone.

Uno degli aspetti più importanti di Komuna Maro è il suo carattere inclusive, cioè la volontà di coinvolgere più persone possibili. Un altro elemento che rende questo progetto aperto è l’uso della barca a vela Mali div, che significa “piccolo gigante” in croato.

Il progetto si inserisce in un territorio, quello di Muggia e della regione Friuli-Venezia Giulia, che negli ultimi anni ha fatto alcuni passi avanti sul tema dell’accessibilità. Un esempio concreto è l’inaugurazione, avvenuta nell’estate 2025, del primo accesso al mare per persone con disabilità a Porto San Rocco, una delle spiagge del comune.

In questo contesto, Komuna Maro rappresenta un’occasione per far incontrare l’arte contemporanea con il tema dell’inclusione sociale. Se un progetto culturale si svolge in uno spazio che è già fisicamente accessibile, può raggiungere tutte le persone. Inoltre, se gli artisti coinvolti tengono conto delle diverse esigenze del pubblico (ad esempio persone con difficoltà motorie, uditive o visive, ma anche bambini o persone straniere), il risultato non è solo più giusto, ma anche più interessante.

L’inclusività non è un limite, ma una risorsa che rende l’arte più viva e più vicina alla realtà. Per questo sarebbe utile che anche le tappe future di Komuna Maro adottassero pratiche sempre più accessibili: cartelli chiari, materiali informativi anche in lingua facile o multilingua, supporti per chi ha bisogno di assistenza, collaborazione con scuole, associazioni, gruppi locali.