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L’evoluzione delle scarpe da lavoro: sicurezza, innovazione e made in Italy

 
L’evoluzione delle scarpe da lavoro: sicurezza, innovazione e made in Italy
Redazione

Le scarpe da lavoro rappresentano un elemento fondamentale tra i dispositivi di protezione individuale (DPI), indispensabili per tutelare i lavoratori in molti settori. Nel tempo, questi calzari hanno subito importanti trasformazioni, passando da semplici scarponi pesanti a prodotti tecnologicamente avanzati, studiati per offrire sicurezza, comfort e durabilità. Per capire meglio come si sono evolute e quali sono le caratteristiche più rilevanti, è utile fare un breve viaggio nella loro storia.

L’evoluzione delle scarpe da lavoro: sicurezza, innovazione e made in Italy

In passato, le scarpe da lavoro erano molto basiche e pesanti, realizzate con materiali rigidi come la pelle spessa e dotate di puntali in acciaio per proteggere le dita. Questi modelli garantivano sicurezza, ma spesso erano scomodi e poco traspiranti. Oggi, grazie all’avanzamento delle tecnologie, sono stati introdotti materiali più leggeri e resistenti come la fibra di carbonio o la plastica rinforzata, che mantengono la protezione, ma migliorano il comfort. Inoltre, molti modelli moderni includono suole antiscivolo e resistenti a oli e sostanze chimiche, fondamentali per evitare incidenti.

Le scarpe da lavoro sono richieste soprattutto in settori come l’edilizia, l’industria metalmeccanica, la logistica e l’agricoltura, dove il rischio di schiacciamento, taglio o scivolamento è alto. In questi ambienti, i DPI non sono un optional, ma una necessità imposta da normative europee che regolano la sicurezza sul lavoro (fonte: INAIL). Oltre a proteggere i piedi, queste scarpe devono essere comode per permettere ai lavoratori di svolgere mansioni anche per molte ore senza affaticarsi troppo.

Le innovazioni recenti nel campo delle scarpe da lavoro includono tecnologie come l’uso di plantari ergonomici, materiali traspiranti che evitano il surriscaldamento del piede, e suole con ammortizzazione avanzata per ridurre l’impatto durante la camminata. Alcuni modelli integrano anche sistemi antistatici o impermeabili, pensati per ambienti particolarmente ostili. Questo progresso tecnologico però comporta un aumento dei costi: una scarpa da lavoro di qualità può variare da 50 a oltre 150 euro, a seconda delle caratteristiche e del marchio.

In Italia, il settore calzaturiero ha saputo unire tradizione e innovazione, producendo scarpe da lavoro che si distinguono per la qualità artigianale e l’utilizzo di materiali selezionati. Marchi italiani come Diadora Utility o U-Power sono apprezzati non solo nel nostro paese ma anche all’estero, grazie a un equilibrio tra sicurezza, comfort e design. Questi modelli made in Italy spesso rispettano elevati standard qualitativi, con certificazioni specifiche che ne garantiscono la resistenza e la sicurezza.