Il legame tra Egitto e Sudan affonda le radici in tempi antichissimi e riguarda non solo vicinanza geografica, ma soprattutto il corso del grande fiume Nilo, fondamentale per entrambi i Paesi. Secondo fonti ufficiali, la relazione tra Egitto e Sudan risale all’epoca dei faraoni egiziani e delle dinastie tolemaiche, fino al dominio romano nella valle del Nilo.
Nilo, un fiume che divide. La battaglia millenaria tra Egitto e Sudan
Durante il XIX secolo, con la conquista turco‑egiziana del Sudan (1820‑1824) sotto la guida di Muhammad Ali Pasha, l’Egitto estese il proprio controllo politico ed economico sul Sudan, creando una struttura comunemente definita ímpério del Nilo.
Dal punto di vista idrico, l’aspetto centrale della contesa riguarda appunto il Nilo. Il Sudan e l’Egitto hanno stipulato accordi sull’utilizzo delle acque già nel 1929 e poi nel 1959. Nel 1959 l’intesa stabilì che all’Egitto spettassero circa 55,5 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno e al Sudan circa 18,5 miliardi di metri cubi, per un totale di 74 miliardi di m³/anno, valore calcolato sulla portata media stimata dell’epoca. L’accordo prevedeva inoltre il coordinamento nella gestione della Diga di Assuan e compensazioni finanziarie per le aree sudanesi inondate dal bacino della diga.
Tuttavia, la relazione tra i due Paesi non è stata solo lineare collaborazione: diversità politiche, asimmetrie di potere e il desiderio di autonomia hanno spesso creato tensione. Il Sudan, per lungo tempo considerato sotto l’influenza egiziana, ha cominciato a cercare un proprio spazio. Secondo una analisi del sito ir.ide.go.jp+1, l’Egitto ha perso negli ultimi decenni il sostegno incondizionato del Sudan nella propria politica idrica, indebolendo la sua precedente egemonia. Inoltre, un contenzioso territoriale noto come la Triangle of Halayeb tra Egitto e Sudan rimane aperto, alimentando diffidenza.
Tra il 1960 e il 1980 fu attivata la International Campaign to Save the Monuments of Nubia, che prevedeva la rimozione di ventidue monumenti dalla Bassa Nubia, tra Egitto e Sudan, per salvaguardarli dalle acque del lago Nasser generato dalla diga di Aswan. Quest’episodio mostra come lo sviluppo infrastrutturale abbia avuto conseguenze storiche e culturali in entrambi i Paesi.
Oggi la contesa tra Egitto e Sudan - pur avendo elementi di cooperazione - assume anche dimensioni idropolitiche più ampie. L’Egitto, che dipende quasi totalmente dal Nilo per l’acqua dolce, teme le conseguenze delle infrastrutture upstream, come la grande diga etiope, ma anche le trasformazioni regionali in cui il Sudan può avere un ruolo più autonomo. Una nuova fase, dunque, in cui l’Egitto non può più dare per scontato il sostegno sudanese nella gestione delle acque e delle risorse del fiume.