La firma del protocollo d’intesa avvenuta ieri 16 dicembre 2025 tra Coldiretti, Fondazione Campagna Amica, Fondazione Aletheia e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS rappresenta un passaggio significativo nel percorso di integrazione tra alimentazione, prevenzione e salute pubblica.
Cibo e salute al centro del protocollo d’intesa tra Coldiretti, Campagna Amica, Fondazione Aletheia e Policlinico Gemelli
Il protocollo nasce dalla consapevolezza, sempre più supportata da evidenze scientifiche, che una corretta alimentazione incida in modo diretto sulla prevenzione di numerose patologie croniche non trasmissibili, come obesità, diabete, malattie cardiovascolari e disturbi metabolici. In questo contesto, il cibo non viene più considerato soltanto come nutrimento, ma come vero e proprio strumento di salute, capace di incidere sulla qualità della vita e sulla sostenibilità dei sistemi sanitari.
Uno degli elementi più innovativi dell’accordo è la realizzazione, all’interno del Policlinico Gemelli, del primo mercato contadino ospitato in una grande struttura ospedaliera italiana. Si tratta di un progetto pilota che porta fisicamente i prodotti agricoli freschi, locali e tracciabili all’interno di un luogo simbolo della cura, creando un collegamento diretto tra produttori e cittadini: pazienti, familiari, visitatori e personale sanitario.
Il protocollo d’intesa non si limita soltanto all’organizzazione di mercati agricoli. È prevista infatti una collaborazione più ampia e strutturata al fine di promuovere iniziative educative, eventi divulgativi, attività di ricerca e percorsi di informazione rivolti alla popolazione, con l’intento di rafforzare il legame tra stili di vita sani, corretta alimentazione e salute. In questa prospettiva, il Policlinico Gemelli si configura non solo come luogo di cura, ma anche come presidio di prevenzione e promozione del benessere.
Un altro aspetto centrale dell’accordo riguarda la valorizzazione dell’agricoltura italiana e del suo ruolo sociale. Coldiretti e Campagna Amica portano all’interno del sistema sanitario il patrimonio del Made in Italy agroalimentare, fondato su qualità, stagionalità, tracciabilità e rispetto del territorio. L’agricoltura viene così riconosciuta come parte attiva di una strategia di salute pubblica, capace di contribuire non solo all’economia, ma anche al benessere delle persone.
La presenza della Fondazione Aletheia rafforza la dimensione scientifica e culturale dell’iniziativa, favorendo il dialogo tra mondo accademico, ricerca medica e società civile. L’obiettivo condiviso è quello di costruire un modello replicabile, che possa essere esteso ad altre strutture sanitarie sul territorio nazionale, promuovendo una visione integrata e sostenibile della salute.