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L’Italia guarda alla Luna: il ruolo nel programma europeo Moonlight

 
L’Italia guarda alla Luna: il ruolo nel programma europeo Moonlight
Redazione

Con il contributo di Telespazio e Thales Alenia Space, il nostro Paese partecipa al progetto ESA per portare comunicazione e navigazione in orbita lunare.

Anche l’Italia avrà un ruolo centrale nello sviluppo del programma europeo Moonlight, iniziativa dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) lanciata durante il Congresso Internazionale di Astronautica del 2024. L’obiettivo è creare una infrastruttura di comunicazione e navigazione a supporto delle future missioni di esplorazione lunare, rendendole più sicure e autonome.

La costellazione Moonlight

Il sistema sarà composto da cinque satelliti – uno per le comunicazioni e quattro per la navigazione – supportati da tre stazioni di terra capaci di mantenere il collegamento fino a 400.000 km di distanza.

Il primo satellite, il Lunar Pathfinder della società britannica SSTL, sarà lanciato nel 2026. Entro il 2028 l’ESA punta a rendere operativa una versione parziale del sistema, mentre la piena operatività è prevista per il 2030.

Il contributo dell’Italia

A guidare il consorzio industriale nazionale saranno Telespazio (joint venture tra Leonardo e Thales) e Thales Alenia Space, responsabile della progettazione e produzione dei satelliti di navigazione e delle infrastrutture a terra.

L’ESA ha già firmato un contratto iniziale da 123 milioni di euro, mentre l’Italia contribuirà complessivamente con oltre 3 miliardi di euro al programma spaziale europeo nei prossimi cinque anni.

Un passo verso l’esplorazione internazionale

Il progetto Moonlight non è solo una sfida tecnologica, ma rappresenta un cambio di visione: il sistema sarà sviluppato secondo standard internazionali condivisi, così da risultare compatibile con le missioni di NASA, JAXA e altre agenzie partner.

Opportunità per l’industria spaziale italiana

Il programma rafforzerà la filiera spaziale italiana, che conta oltre 300 aziende e circa 7.000 addetti. La partecipazione a progetti di questo tipo stimola occupazione qualificata, sviluppo di nuove competenze e consolidamento del ruolo dell’Italia nelle future attività oltre l’orbita terrestre.