• La piattaforma di wealth planning
  • Non è solo un pacco, è la soluzione giusta
  • banner italpress 720x90

Manipolazione Euribor, danneggiati & beffati

 
Manipolazione Euribor, danneggiati & beffati
di Riccardo Pedrizzi

La decisione della Cassazione e il rinvio alla Corte Ue

Le Sezioni Unite della Cassazione, con ordinanza n.6943 del 15 marzo 2025, avevano sospeso la decisione sulla presunta manipolazione dei tassi Euribor, in attesa della pronuncia della Corte di giustizia europea.

Ora che la Commissione Ue ha presentato lo scorso agosto alla Corte di giustizia le proprie osservazioni sulle questioni pregiudiziali sottoposte dalla Corte d'Appello di Cagliari, si dovrà chiarire se le clausole contenute nei contratti di finanziamento a tasso variabile legati all’indice “manipolato” debbano essere dichiarate automaticamente nulle anche dai giudici nazionali.

Le osservazioni della Commissione europea

La Commissione ha sostenuto che la prova della manipolazione dell'Euribor costituisce “prova privilegiata” anche per i giudici nazionali solo con riguardo al mercato dei derivati sui tassi di interesse e che non c'è prova di manipolazione sui mutui né sui contratti “a valle” conclusi tra soggetti estranei all'intesa manipolativa.
La nullità dei contratti diversi dai derivati si potrà ottenere applicando il diritto nazionale.

Che cos’è l’Euribor e perché è importante

Prima di procedere va compiuto un passo indietro: che cos'è l'Euribor?

L’Euribor è il tasso interbancario dell’area euro, che movimenta migliaia di miliardi. È il tasso al quale le banche si prestano denaro l’una con l’altra a varie scadenze (uno, tre, sei, dodici mesi).
Viene fissato ogni giorno facendo la media di quaranta banche.
Il tasso Euribor influenza la vita di tutti: determina le rate dei mutui e dei prestiti, ma anche l’andamento dei derivati sui tassi.

Le banche coinvolte nella manipolazione

L’Euribor è fissato dalle banche, organizzate nella Federazione bancaria europea (Ebf). Questo tasso è essenziale perché utilizzato per fissare il ‘prezzo’ di mutui, prestiti, derivati e decine di altri strumenti finanziari.

La manipolazione è stata attribuita a Barclays, che avrebbe alterato il tasso con la collaborazione di Deutsche Bank, Crédit Agricole, Société Générale e Hsbc.
La Commissione europea aveva aperto un’indagine contro Crédit Agricole, Hsbc e JP Morgan, sospettate di avere partecipato alla manipolazione dell’Euribor.

Alla fine del 2013, un gruppo di banche era stato già multato da Bruxelles per un totale di 1,7 miliardi di euro: Barclays, Deutsche Bank, Rbs, Société Générale, Citigroup e RP Martin.

Le prime denunce e i segnali ignorati

Eppure segnali di violazione e manipolazioni c’erano stati anni prima.
Nel giugno 2008 Tim Geithner, allora a capo della Federal Reserve di New York, inviò un’e-mail alla Banca centrale britannica denunciando la sospetta truffa.

La Banca dei regolamenti internazionali (Bri), già a marzo 2008, aveva espresso perplessità sulla validità del tasso interbancario. Poco dopo, Scott Peng di Citibank pubblicò lo studio Is Libor broken?, concludendo che il Libor non era affidabile.

Anche Tim Bond di Barclays Capital denunciò che «i numeri del Libor riportato dalle banche sono falsi». Un sondaggio della Financial Markets Association del 2008 rivelò che l’82% dei banchieri intervistati riteneva il Libor un tasso non affidabile.

Tuttavia, Geithner non ricevette risposta. Nel 2012 la Commissione Tesoro del Parlamento britannico criticò non solo le banche, ma anche la Banca d’Inghilterra e la Financial Service Authority (Fsa), accusate di avere fallito nei controlli.

Una manipolazione sistematica

Dal 2007 in poi, il tasso chiave per i mercati finanziari – l’Euribor – è stato sistematicamente manipolato. A esserne a conoscenza erano anche esponenti di vertice della Banca d’Inghilterra e della Fed statunitense.

Un documento della Cftc (Commodity Futures Trading Commission) aveva rilevato come a essere manipolato fosse soprattutto l’Euribor, che riguarda oltre 200mila miliardi di derivati e una montagna di mutui.

«Alcuni operatori – si legge nel documento – orchestravano le strategie di varie banche, con l’obiettivo di influenzare il risultato finale dell’Euribor».

Chi operava sui derivati e aveva necessità che il tasso fosse alto o basso si coordinava con colleghi di altre banche per pilotare i dati inviati a Ebf e Thomson Reuters.

I banksters sotto accusa

La vicenda è l’ennesima prova di come istituti di credito e società finanziarie abbiano agito impunemente.
Non a caso, già nel 2012, il commissario alla giustizia Viviane Reding aveva definito i banchieri banksters, un gioco di parole tra bankers e gangsters.