In Italia 1 minore su 5 è affetto da un disturbo neuropsichiatrico. I neuropsichiatri infantili: serve diagnosi precoce e continuità di cura dall’età evolutiva a quella adulta
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, la SINPIA – Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza – lancia un appello: intervenire precocemente già in età evolutiva e garantire la continuità di cura dai primi anni di vita fino all’età adulta.
Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel mondo 1 adolescente su 7 (circa 166 milioni di ragazzi tra i 10 e i 19 anni) soffre di un disturbo mentale diagnosticato, mentre oltre il 50% delle patologie psichiatriche esordisce prima dei 14 anni, e l’80% entro i 19. In Italia, la situazione è altrettanto preoccupante: 1 minore su 5, circa 2 milioni di bambini e ragazzi, presenta un disturbo neuropsichiatrico, con ripercussioni significative sulla salute mentale e sul benessere complessivo.
Prevenzione precoce: “I campanelli d’allarme compaiono già a 3-5 anni”
“Dobbiamo sfatare il falso mito che la prevenzione cominci a 14 anni – spiega Elisa Fazzi, Presidente SINPIA e Direttrice dell’Unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ASST Spedali Civili e dell’Università di Brescia – perché alla base dei sintomi che vediamo può esserci un disturbo del neurosviluppo insorto precocemente, anche a 3-5 anni, esploso poi nell’adolescenza”. I segnali da non sottovalutare, prosegue Fazzi, vanno dai disturbi permanenti del sonno alla disregolazione emotiva, dai problemi di attenzione alle difficoltà relazionali, fino ai disturbi alimentari precoci, come l’ARFID (Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder), che colpisce anche bambini in età prescolare.
Un aumento dei disturbi tra i più giovani
Tra il 2018 e il 2022, secondo i dati OECD 2025, si registra un aumento del 20% dei casi di ansia e depressione tra i giovani sotto i 20 anni, con una crescita più marcata tra le ragazze.
“I quadri clinici – osserva Fazzi – sono oggi più complessi: vediamo una coesistenza di più problematiche, dai disturbi dell’alimentazione ai tentativi di gesto estremo, fino a psicosi, depressione, disturbo borderline di personalità e comportamenti autolesionistici. È fondamentale che genitori, insegnanti e adulti di riferimento imparino ad ascoltare e a creare spazi di dialogo sicuri, dove i ragazzi possano esprimere anche ciò che fa paura sentire”.
Costantino (SINPIA): “La diagnosi precoce cambia le traiettorie evolutive”
“La diagnosi precoce e il conseguente trattamento – aggiunge Antonella Costantino, past president SINPIA e Direttrice della UONPIA della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – possono modificare in modo significativo le traiettorie di sviluppo dei bambini e degli adolescenti. È essenziale attivare strategie di intervento tempestive e mirate, in stretta collaborazione con le famiglie, le scuole e i servizi sociali, all’interno di un modello assistenziale integrato tra ospedale e territorio”.
Continuità di cura: accompagnare i ragazzi verso l’età adulta
Uno dei temi centrali per la SINPIA è la continuità della presa in carico: il passaggio dai servizi pediatrici a quelli per adulti deve essere pianificato, coordinato e personalizzato. “Non si tratta solo di transizione della cura – sottolineano gli esperti – ma di costruire un modello realmente centrato sulla persona e sulla famiglia, capace di rispondere alla complessità multidisciplinare dei disturbi del neurosviluppo”.
Salute mentale: una priorità globale
A giugno 2025, 31 Paesi hanno firmato a Parigi una dichiarazione congiunta per riconoscere la salute mentale come priorità in tutte le politiche pubbliche.
L’obiettivo è integrare il benessere psichico in ogni ambito decisionale – dalla sanità all’istruzione, dalla giustizia alla cultura – come componente strutturale di ogni strategia politica e sociale.
“Solo una risposta collettiva, integrata e trasversale – conclude la SINPIA – potrà affrontare efficacemente una crisi che riguarda ogni aspetto della vita sociale. Proteggere la salute mentale dei bambini e degli adolescenti significa investire nel futuro del Paese”.