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L’AI e i tagli sul personale negli USA: siamo alle porte di un’apocalisse lavorativa?

 
L’AI e i tagli sul personale negli USA: siamo alle porte di un’apocalisse lavorativa?
Redazione

Secondo l’ultimo report di Challenger,Gray&Christmas - la prima azienda di outplacement della storia degli USA – pubblicato il 6 novembre 2025 e relativo al mese di ottobre del 2025, nel mese scorso ci sono stati tagli relativi a ben oltre centocinquantatremila posti di lavoro.

L’AI e il nuovo record di licenziamenti negli Stati Uniti

È da ben ventidue anni che in questo mese, di per sè abbastanza atipico per i tagli al personale, non ce ne sono di più. Con ottobre, nel corso dei primi dieci mesi del 2025 si è raggiunta la cifra record negativa di circa 1.1 milioni di licenziamenti negli USA. È una cifra incredibilmente alta, che consolida il trend negativo dell’anno scorso superando ampiamente (di oltre il 44%) la situazione complessiva del 2024, che ha visto in totale poco più di 760mila risoluzioni di contratto.

Ciò è dovuto, come è ben evidenziato all’interno dello stesso report, a molteplici ragioni, tra le quali le più importanti sono le conseguenze a lungo termine del boom di assunzioni a livello industriale nel periodo della pandemia, ma soprattutto a causa dell’incipiente avanzata dell’intelligenza artificiale, il cui uso è aumentato esponenzialmente soprattutto nell’ultimo periodo.

Tecnologia e retail tra i settori più colpiti

Infatti, il settore che ha visto la maggior crescita di questa tendenza così negativa è quello relativo alla tecnologia: rispetto al mese di settembre, i licenziamenti sono passati da 5600 a oltre 33000. Invece, rapportando i primi dieci mesi del 2025 ai primi 10 del 2024, in questo settore si registrano oltre 20mila licenziamenti in più, passando da poco più di 12400 ad oltre 141100. Un settore che risulta particolarmente colpito rispetto all’anno scorso è poi quello del retail, ossia delle vendite al dettaglio. Durante quest’anno, sono stati annunciati oltre 88600 tagli, che segnano un aumento di oltre 50mila rispetto ai 36100 circa del 2024 (in percentuale, un aumento del 145%).

È interessante osservare come all’interno del report, nel tentativo di trovare cause dirette per i tagli, si indichi come ragione contingente maggiore delle riduzioni di posti di lavoro la programmazione del DOGE (Department of Government Efficiency), al quale sono attribuiti 310000 licenziamenti nel corso del 2025. Come seconda causa dei licenziamenti è menzionata proprio la stessa AI, considerata direttamente come fattore responsabile di 48400 risoluzioni quest’anno, delle quali ben 31000 solo nell’ultimo mese. Proprio quest’ultimo dato è il più allarmante e quello sul quale occorrerebbe riflettere maggiormente: se il trend dell’ultimo mese continuasse ad esempio per un anno intero, porterebbe infatti addirittura a più licenziamenti del DOGE (31000x12=372000).