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Il futuro delle reti mobili: cosa sappiamo finora sul 6G

 
Il futuro delle reti mobili: cosa sappiamo finora sul 6G
Redazione

Il 6G, la sesta generazione delle reti mobili, è già al centro della ricerca in tutto il mondo, anche se il 5G è ancora in fase di diffusione. Secondo lo studio On the Road to 6G, il 6G dovrà migliorare molti aspetti che il 5G non ha risolto del tutto: copertura più estesa, connessioni più stabili, latenza quasi assente e una capacità di trasmissione ancora più alta. L’obiettivo è arrivare ad una rete intelligente, affidabile e veloce, capace di gestire miliardi di dispositivi e nuove tecnologie come la realtà aumentata, la medicina a distanza e la guida autonoma.

Il futuro delle reti mobili: cosa sappiamo finora sul 6G

Per raggiungere questi traguardi, la ricerca sta esplorando l’uso di nuove bande di frequenza. Come spiegato da Samsung, le frequenze candidate vanno da quelle più basse, sotto 1 GHz, fino alle altissime, tra 92 e 300 GHz, note come sub-terahertz. Queste ultime promettono velocità molto elevate, ma presentano anche sfide tecniche, come una copertura ridotta ed una maggiore sensibilità agli ostacoli. Anche l’Unione Europea ed il gruppo RSPG hanno indicato la necessità di combinare bande basse ed alte per garantire copertura e prestazioni elevate. In Corea, il KRISS ha creato uno standard per misurare l’efficacia delle antenne nella banda tra 110 e 170 GHz, una delle più promettenti per il 6G.

Oltre alle frequenze, il 6G richiederà nuove tecnologie.
Il documento 6G Survey evidenzia soluzioni come le reti cell-free, che distribuiscono i segnali in modo uniforme grazie a piccoli punti di accesso, senza le classiche celle. L’intelligenza artificiale sarà usata per gestire in automatico la rete, ottimizzare le connessioni e rispondere in tempo reale alle richieste degli utenti. Serviranno anche nuove antenne, capaci di gestire segnali molto più complessi e forti. In India, ad esempio, un team del Manipal Institute of Technology ha simulato un sistema a 0,142 THz per testare prestazioni e affidabilità.

Ma quando arriverà il 6G? Secondo SemiEngineering, le prime regole ufficiali (standard) inizieranno a prendere forma dal 2025. Il lancio commerciale è previsto attorno al 2030. A livello internazionale, i regolatori stanno già studiando come assegnare le bande di frequenza. Alla conferenza WRC-23 è stato deciso di discutere queste scelte nella prossima WRC-27.

Il 6G non sarà solo più veloce: cambierà il modo in cui viviamo. Avrà un impatto su sanità, trasporti, industria e comunicazioni. Ma ci sono ancora molte sfide: sviluppare dispositivi efficienti, garantire sicurezza e privacy, ridurre i consumi energetici e creare regole comuni tra i vari Paesi. La strada è lunga, ma la direzione è chiara: il 6G sarà la rete del futuro.