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Milano-Cortina 2026, si accende la fiamma che unisce il mondo, parte il viaggio verso i Giochi d’Italia

 
Milano-Cortina 2026, si accende la fiamma che unisce il mondo, parte il viaggio verso i Giochi d’Italia
Redazione

Oggi viene accesa la fiamma olimpica dei XXV Giochi Olimpici Invernali, che si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026 sotto il nome di Milano Cortina 2026. Le Paralimpiadi si svolgeranno invece dal 6 al 15 marzo 2026. I Giochi saranno distribuiti su più territori.

Milano-Cortina 2026, si accende la fiamma che unisce il mondo, parte il viaggio verso i Giochi d’Italia

Milano ospiterà la cerimonia di apertura e alcune competizioni di pattinaggio, hockey su ghiaccio, short track e speed skating; a Cortina d’Ampezzo ci svolgeranno gare di sci alpino femminile, curling, bob, slittino, skeleton e snowboard; altre località alpine faranno da cornice: tra queste Bormio per lo sci alpino maschile, la Val di Fiemme per ski‑jump e fondo e Livigno per acrobazie e snowboard. Saranno disputate sedici discipline olimpiche e sei sport paralimpici. Parteciperanno circa 2.900 atleti olimpici, con una partecipazione femminile pari al 47% provenienti da oltre novanta Paesi.

La fiamma olimpica è uno dei simboli più forti dei Giochi. Accenderla segna l'inizio dell’evento e richiama valori come la pace, l’unione tra i popoli ed il rispetto delle regole. Questa tradizione nasce nell’antica Grecia. Non ha una data precisa documentata come nei Giochi moderni, ma si sa che fin dalla nascita delle Olimpiadi antiche, nel 776 a.C., un fuoco sacro ardeva costantemente sull'altare del santuario di Olympia, in onore di Zeus. Il fuoco non era acceso con una torcia come oggi, ma veniva acceso usando specchi parabolici per sfruttare i raggi del sole, un metodo ancora oggi usato per accendere la torcia olimpica in Grecia. Il fuoco rappresentava purezza e continuità, un dono sacro del titano Prometeo all’umanità.

Nel mondo moderno, la fiamma apparve per la prima volta ai Giochi estivi di Amsterdam nel 1928. Da allora è diventata parte centrale di ogni edizione olimpica. Nei Giochi invernali, però, questa tradizione arrivò un po’ più tardi. La prima volta che si vide una fiamma fu nel 1936, durante i Giochi di Garmisch-Partenkirchen in Germania. In quell’occasione venne acceso un braciere nello stadio, ma non ci fu una vera cerimonia come oggi, né la torcia partì dalla Grecia.

La prima staffetta ufficiale della torcia invernale si svolse nel 1952, per i Giochi di Oslo in Norvegia. La fiamma partì da Morgedal, un piccolo villaggio considerato la culla dello sci e fu portata fino alla capitale da 94 sciatori.

Nei Giochi invernali, la fiamma assume quindi un doppio valore: da un lato collega i giochi estivi ed invernali sotto gli stessi ideali olimpici; dall’altro, richiama le tradizioni della nazione ospitante.