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Il dono che salva vite, a Padova la decima donazione samaritana accende la speranza dei trapianti

 
Il dono che salva vite, a Padova la decima donazione samaritana accende la speranza dei trapianti
di Pierfrancesco Quinto

La donazione samaritana è una forma di donazione di organi da vivente in cui una persona sceglie liberamente e anonimamente di donare un organo, di solito un rene, a un ricevente sconosciuto, senza alcun legame di parentela o conoscenza e senza ricevere alcun beneficio economico. Si tratta quindi di una pratica che non sostituisce ma affianca la donazione di organi dopo la morte, che rimane la forma più diffusa e accessibile a tutti.

Il dono che salva vite, a Padova la decima donazione samaritana accende la speranza dei trapianti

Negli USA, nel corso degli ultimi anni, grazie ai living donors si sono verificati picchi di anche oltre 7000 trapianti all’anno che altrimenti non sarebbero potuti avvenire (dati dell’Health Resources and Services Administration).

Con il comunicato stampa n.11 del 2025, il Centro Nazionale Trapianti (CNT), ci aggiorna della situazione italiana attuale, evidenziando come nel corso delle ultime settimane abbia avuto luogo la decima donazione di questo tipo da quando nel 2015 è stato avviato il protocollo d’intesa tra il CNT e l’Istituto Superiore di Sanità. Nel complesso, grazie ai dieci Buoni Samaritani donatori di rene, sono quindi potuti avvenire ben trenta trapianti negli ultimi dieci anni. C’è da sottolineare infatti che la pratica della donazione vivente può portare all’instaurazione di una catena virtuosa di scambio, che può portare a risolvere anche delle incompatibilità presenti tra altre coppie donatore-ricevente.

Avvenuta nell’arco di ventiquattr’ore, la delicatissima operazione è stata condotta da un'équipe guidata dalla professoressa Furian, direttrice del Centro trapianti di Padova. Sia il donatore che il ricevente sono in ottime condizioni e sono stati dimessi ieri, il 15 dicembre, dopo pochi giorni di degenza già preventivati.

Il direttore generale del CNT, il Professore Giuseppe Feltrin, ci ha tenuto a sottolineare particolarmente la scelta moralmente elevata e dalle grandi potenzialità salva-vite del donatore samaritano, affermando che "Ogni organo donato viene ricevuto dalla Rete trapianti con responsabilità e riconoscenza, e questo diventa ancora più vero quando questo gesto arriva da un donatore samaritano”.

Si tratta quindi di una pratica ancora poco diffusa, ma dalle grandi potenzialità, dal “valore inestimabile”, usando le parole del direttore generale, che auspica per un aumento della pratica e della consapevolezza anche riguardo la donazione post mortem, in un contesto italiano che vede oggi circa ottomila persone in attesa di trapianto.