Una ricerca Bain & Company rivela come le aziende più visionarie del mondo coniughino tecnologia, creatività e ascolto dei clienti
Nel prossimo quinquennio, il 100% delle aziende innovative utilizzerà l’AI per generare idee e accelerare i processi di sviluppo. È quanto emerge dalla nuova ricerca condotta da Bain & Company sui leader della classifica Fast Company’s 50 Most Innovative Companies, realtà che stanno riscrivendo le regole della crescita globale.
Queste imprese non vedono l’innovazione come una funzione accessoria, ma come il cuore della loro strategia di business. Dalla mobilità autonoma di Waymo alla rivoluzione del social drinking con Athletic Brewing, fino all’apprendimento gamificato di Duolingo, i casi mostrano come la competitività non nasca più da piccoli miglioramenti, ma dalla capacità di anticipare i cambiamenti e costruire nuove traiettorie di crescita.
L’AI come moltiplicatore di creatività
Secondo la ricerca, oggi l’intelligenza artificiale è già utilizzata per lo sviluppo di concept (75%), la generazione di idee e la prototipazione (63%), oltre che per test e validazione (69%). Ma entro cinque anni, oltre il 90% delle aziende la adotterà lungo tutto il ciclo di vita dell’innovazione, fino al lancio e alla crescita dei prodotti.
“L’intelligenza artificiale sta diventando la nuova cassetta degli attrezzi degli innovatori, ma non è un sostituto della creatività umana. È un moltiplicatore”, spiega Emanuele Veratti, Senior Partner di Bain & Company.
E nonostante la centralità della tecnologia, emerge un messaggio chiaro: l’innovazione che conta rimane profondamente umana. L’89% degli intervistati continua a privilegiare la comprensione autentica dei bisogni dei clienti rispetto a scorciatoie algoritmiche.
Due binari per crescere senza paura
Il report mostra come i leader abbiano imparato a bilanciare sicurezza e audacia. Il 79% adotta infatti un approccio su due binari:
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innovazione “vicina al core”, fatta di miglioramenti graduali;
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progetti esplorativi e dirompenti, in grado di aprire nuove opportunità.
“Servono due motori: uno per l’efficienza e l’espansione incrementale, l’altro per la scoperta e la ridefinizione del posizionamento di business”, commenta Mauro Colopi, Partner di Bain & Company.
Uomini e macchine: una sinergia vincente
La chiave per il futuro, secondo Bain, sarà la combinazione tra AI e ingegno umano. Le aziende che riusciranno a coniugare calcolo e velocità delle macchine con l’intuito e l’empatia delle persone lanceranno soluzioni più rapide e con impatto reale sulla vita dei clienti.
In un contesto in cui il tempo è la risorsa più scarsa, questa alleanza rappresenta il vero segreto per un’innovazione duratura.