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Italiani “amatori” della Poesia

 
Italiani “amatori” della Poesia
Redazione

In Italia si stima che circa tre milioni di persone si dedichino a scrivere poesia, anche se la maggior parte lo fa in modo amatoriale. Il mercato editoriale della poesia è piccolo: secondo AIE (Associazione Italiana Editori), la poesia pesa attorno al 6% del totale dei libri pubblicati, con vendite complessive che superano a mala pena le poche centinaia di migliaia di copie ogni anno.

Italiani “amatori” della Poesia

I concorsi per dilettanti rappresentano una struttura ben radicata: premi come Il Seraphicum in versi, che prevede sezioni per emergenti e professionisti maggiorenni e piccoli premi in denaro, oppure il concorso internazionale di poesia inedita “Il Federiciano”, gratuito per i partecipanti e con riconoscimento pubblico, dimostrano quanta offerta ci sia anche al di fuori del circuito editoriale tradizionale.

Gli argomenti più trattati nella poesia amatoriale italiana sono spesso i più tradizionali: l’amore, la memoria, la perdita, la condizione umana, la natura, la quotidianità. Ma accanto a questi temi persistenti stanno emergendo con crescente frequenza temi sociali come l’immigrazione, l’identità, il disagio urbano, la crisi ambientale, la solitudine asociale, il rapporto con il digitale.

Per quanto riguarda lo stile, molti poeti amatoriali preferiscono il verso libero, ma non mancano tentativi di metriche, rime, poesia sperimentale, e anche contaminazioni con la performance, con la lettura pubblica, o l’uso dei media digitali. Modelli di riferimento sono quelli del Novecento italiano come Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Umberto Saba, Alda Merini.

Sono considerati i Poeti italiani più influenti del secolo scorso. Ad esempio, Montale e Quasimodo ottennero rispettivamente il Premio Nobel per la Letteratura nel 1975 e nel 1959. Tra gli stranieri più letti in Italia nel XX secolo, figurano Pablo Neruda, Federico García Lorca, Emily Dickinson, T. S. Eliot, Wislawa Szymborska.

Il panorama del XXI secolo mostra orizzonti nuovi: maggiore interazione con i media digitali, con i social network, la performance orale, video‑poesia, concorsi che prevedono sezioni multimediali; valorizzazione del dialetto e delle lingue locali; progetti istituzionali come La Poesia, lingua viva ‑ Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura che tentano di far dialogare la poesia con le comunità locali, le scuole, i linguaggi visivi, le arti performative.