La moda italiana continua a svolgere un ruolo importante nel sistema economico del Paese: secondo un rapporto pubblicato da nss magazine+1, il settore genera circa il 5,1% del PIL e vale 75 miliardi di euro, con oltre 1,2 milioni di occupati.
Moda italiana nel mondo
Le aziende italiane del tessile‑abbigliamento producono in gran parte per l’export: si stima che circa il 60% delle vendite venga dall’estero. Nel 2023 le esportazioni del comparto moda hanno raggiunto circa 65 miliardi di euro, pari al 10% dell’export nazionale totale; oltre il 55% di queste vendite è diretta verso Paesi extra‑UE. Nonostante il valore riconosciuto del Made in Italy, il 2025 ha avviato per il settore un periodo di sfida: nei primi mesi dell’anno si è registrato un calo del fatturato del 5,8% nei primi due mesi, con un export complessivo in contrazione del 2,8% per i settori principali. Tuttavia, il canale wholesale dei marchi italiani ha mostrato segnali di ripresa: nelle prime cinque mesi del 2025 le vendite all’ingrosso sono salite del 20% rispetto allo stesso periodo del 2024, con unità vendute in aumento del 33%, sebbene il prezzo medio sia sceso del 6%.
Tra i mercati dove la moda italiana riscuote più successo - in base ai dati diffusi da Ecotextile News+1 - ci sono gli Stati Uniti, la Germania, la Francia ed il Regno Unito. Nel settore della moda maschile, nel 2024 le esportazioni italiane hanno toccato 9,5 miliardi di euro, con una crescita dello 0,1% rispetto all’anno precedente. Analizzando i cambiamenti che stanno caratterizzando il comparto si nota una transizione da un modello tradizionale basato sull’artigianato e sulla produzione locale verso una strategia più internazionale e digitale, con maggiore attenzione alla sostenibilità, all’e‑commerce ed a collezioni in edizione limitata.
Inoltre, con l’aumento dei costi di produzione, della concorrenza globale e delle tensioni geopolitiche, molte aziende italiane hanno puntato su nuovi mercati emergenti - ad esempio Medio Oriente ed Asia - per mantenere il proprio vantaggio competitivo. Un elemento che resta centrale è la reputazione del marchio Italia: qualità dei materiali, artigianalità, stile riconoscibile sono ancora un forte vantaggio sui mercati esteri. In sintesi: la moda italiana rimane un asset strategico per l’economia nazionale ed un riferimento nello scenario globale. Pur affrontando difficoltà con la domanda interna e la pressione dei costi, il settore mostra capacità di adattamento e resilienza grazie all’internazionalizzazione ed all’innovazione.