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Pirateria in aumento

 
Pirateria in aumento
Pierfrancesco Quinto

Nei primi nove mesi del 2025 - in base ai dati diffusi da icc-ccs.org - nel mondo sono stati segnalati 116 attacchi contro navi, rispetto ai 79 dello stesso periodo del 2024. La zona più colpita è lo Stretto di Singapore, con 73 abbordaggi, il numero più alto registrato dal 1991.

Pirateria in aumento

Secondo l’International Maritime Bureau (IMB), il 91% degli attacchi ha visto i pirati salire effettivamente a bordo, quasi sempre durante la notte. Complessivamente, 102 navi sono state abbordate, nove hanno subito tentativi di abbordaggio, quattro sono state dirottate e una è stata colpita da cannonate. Gli aggressori sono sempre più armati: in circa il 55% degli episodi è stata usata qualche arma, mentre in un terzo dei casi sono state impiegate armi da fuoco, il livello più alto dal 2017. Nel luglio 2025, l’arresto di due bande indonesiane nello Stretto ha mostrato l’efficacia delle azioni delle autorità locali, ma la situazione rimane delicata.

La combinazione di traffico intenso, conformazione geografica complessa e vulnerabilità dovuta alle catene di approvvigionamento globali favorisce gli abbordaggi. Michael Howlett, direttore dell’IMB, ha sottolineato a safety4sea.com: «Invitiamo a mantenere la collaborazione e lodiamo le azioni delle autorità regionali». Le conseguenze per gli equipaggi possono essere gravi: oltre ai furti, ci sono stati casi di minacce, violenze e sequestri. Gli esperti invitano a rafforzare la cooperazione internazionale, condividere rapidamente gli allarmi ed applicare le Best Management Practices per prevenire incidenti.

La pirateria non riguarda però solo l’Asia. Nel Golfo di Guinea, lungo le coste di Nigeria, Ghana e Costa d’Avorio, si contano quindici episodi nei primi nove mesi dell’anno. Qui il problema principale resta il sequestro di membri dell’equipaggio: in diversi casi, i marinai vengono tenuti in ostaggio per chiedere riscatti. Anche in America Latina, in particolare lungo le coste del Perù e dell’Ecuador, si registra un aumento degli abbordaggi nei porti o nelle rade, dove le navi restano ancorate e più vulnerabili. A Callao, il principale porto peruviano, gli attacchi sono raddoppiati rispetto al 2024, con furti di carburante e di beni personali degli equipaggi.

Nella regione del Mar Rosso, la crisi geopolitica e le tensioni con i gruppi armati in Yemen hanno portato a un aumento di tentativi di sabotaggio e sequestri, soprattutto contro petroliere dirette verso il Canale di Suez. Questi episodi, pur non classificabili sempre come pirateria, mostrano come la sicurezza marittima sia oggi parte di un contesto più ampio e fragile.