Negli ultimi anni la diffusione in Italia degli scacchi è cresciuta molto. La Federazione Scacchistica Italiana (FSI) registra oltre 23.600 tesserati nel 2024. Le tessere “agonistiche” (chi gioca regolarmente tornei, persone adulte) sono anch’esse in crescita.
Scacchi in Italia: storia, crescita dei tesserati e benefici del gioco
Gli scacchi nascono in India nel VI secolo d.C., con la forma chiamata chaturanga, che rappresentava le componenti dell’esercito come carri, elefanti, cavalleria e fanteria. Da lì il gioco passa in Persia diventando chatrang, poi tramite il mondo arabo arriva in Europa come shatranj. Le regole moderne, cioè i movimenti dei pezzi come li conosciamo oggi, si consolidano nel XV secolo nel continente europeo.
In Italia gli scacchi sono documentati sin dall’Alto Medioevo. Già intorno al X secolo si trovano riferimenti a manoscritti che menzionano lo shatranj, come il codice di Ivrea. Elementi decorativi con scacchiere appaiono in chiese e cattedrali e col passare dei secoli il gioco si evolve fino a prendere la forma attuale.
Il costo delle scacchiere può variare: da set base economici in plastica, fino a set artigianali in legno pregiate o lusso con materiali preziosi (oro, pietre, gemme). Ci sono scacchiere da collezione che costano centinaia di migliaia o milioni di euro, come la “Pearl Royale” realizzata in oro bianco 18 carati con oltre 510 carati di diamanti, che è considerata la scacchiera più costosa al mondo; altri set con oro massiccio, rubini, smeraldi e lo set “Jewel Royale” della gioielleria Boodles con prezzo attorno a 1.249.249 €.
La serie TV La regina degli scacchi (The Queen’s Gambit in originale) ha avuto un ruolo importante nella rinascita dell’interesse per il gioco. Racconta la storia di Beth Harmon, che diventa scacchista forte sin da bambina. Dopo la diffusione della serie, molti italiani nuovi hanno cercato di imparare a giocare, hanno comprato scacchiere, seguito video didattici, usando piattaforme online per praticare. Questo ha contribuito all’aumento dei tesseramenti giovanili e all’interesse nei circoli locali.
Tra i benefici degli scacchi ci sono: miglioramento della memoria, sviluppo della capacità di concentrazione, esercizio del pensiero logico e della pianificazione strategica, prevedere le mosse dell’avversario. Per i giovani, giocare a scacchi aiuta anche il rendimento scolastico, l’autostima e la disciplina. Inoltre, è un’attività che non richiede grandi investimenti iniziali se si usa un set semplice o piattaforme online, ed è accessibile per tutte le età.