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Termosifoni: dal passato al futuro del riscaldamento domestico

 
Termosifoni: dal passato al futuro del riscaldamento domestico
Redazione

I termosifoni, conosciuti anche come radiatori, sono dispositivi che trasferiscono calore da un fluido come acqua o olio all’aria ed agli ambienti. La loro diffusione inizia nell’Ottocento, quando i modelli in ghisa si affermano per la capacità di trattenere calore anche dopo lo spegnimento della fonte energetica.

Termosifoni: dal passato al futuro del riscaldamento domestico

Con il tempo arrivano soluzioni più leggere e versatili in acciaio e alluminio, fino ai radiatori bimetallici che uniscono la conduttività dell’alluminio alla resistenza dell’acciaio, perfetti negli impianti centralizzati. Nel Novecento, con nuove tecniche come la galvanica, si affermano pannelli più sottili e design capaci di adattarsi ad ogni spazio domestico.

Il funzionamento si basa su due principi: la convezione, cioè il movimento dell’aria calda e la radiazione, che è l’emissione diretta di calore dalla superficie. Nei radiatori moderni circa un quarto del calore arriva per radiazione, il resto per convezione. Innovazioni recenti hanno portato a radiatori con ventole integrate, che migliorano la resa anche a basse temperature, valvole termostatiche intelligenti, che regolano automaticamente il flusso d’acqua, rivestimenti che riducono dispersioni e pannelli riflettenti che rimandano il calore verso la stanza invece che verso i muri.

Oggi si punta a radiatori che lavorano con acqua a temperatura più bassa, così da ridurre i consumi e integrarsi meglio con pompe di calore e fonti rinnovabili. I modelli più avanzati sfruttano sensori e intelligenza artificiale per ottimizzare accensione e spegnimento, adattandosi all’uso effettivo delle stanze.

Per calcolare quanti termosifoni servono in un’abitazione bisogna valutare superficie, isolamento e altezza del soffitto. In media si considerano 90-100 watt per metro quadrato in edifici ben isolati, mentre in case più datate il fabbisogno sale a 120-150 watt per metro quadrato. Questo significa che una stanza di 20 metri quadrati con isolamento medio richiede circa 2000 watt complessivi. Nel caso di radiatori componibili, ad esempio con sezioni da 170 watt ciascuna, ne servirebbero 12 per coprire il fabbisogno.

I vantaggi principali dei termosifoni sono la rapidità nel riscaldare, la possibilità di regolare la potenza, la compatibilità con sistemi moderni e la grande varietà di design. Tra i limiti ci sono la necessità di manutenzione (spurgo e pulizia), l’inefficienza se l’edificio non è ben isolato e il costo iniziale se si sostituiscono vecchi impianti. Tuttavia, l’evoluzione continua a spingere verso modelli più efficienti, sostenibili e connessi.