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Quando l’uomo arrivò in America dal mare 20.000 anni fa

 
Quando l’uomo arrivò in America dal mare 20.000 anni fa
Redazione

Un nuovo studio internazionale cambia ciò che sapevamo sull’arrivo dei primi uomini nelle Americhe. Secondo la ricerca guidata dal professor Loren Davis dell’Oregon State University e pubblicata su Science Advances, gruppi di cacciatori-raccoglitori raggiunsero il continente americano circa 20.000 anni fa, molto prima di quanto si pensasse.

Quando l’uomo arrivò in America dal mare 20.000 anni fa

Non avrebbero camminato sulla terraferma, ma seguito una rotta costiera dal Nord-Est asiatico, probabilmente con piccole imbarcazioni, fino alla costa pacifica dell’America. L’articolo di Stile Arte racconta come questa scoperta ribalti l’idea tradizionale di un passaggio esclusivamente terrestre attraverso la Beringia, avvenuto circa 13.000 anni fa.

Gli studiosi hanno confrontato utensili di pietra trovati in vari siti del Nord America con altri rinvenuti in Giappone, nella regione di Hokkaidō. Le punte bifacciali americane, datate tra 20.000 e 13.500 anni fa, mostrano forti somiglianze con quelle giapponesi coeve. Quest’impronta tecnologica collega Asia e America, dimostrando che le tecniche di lavorazione della pietra viaggiavano insieme alle persone. Gli utensili americani sono stati trovati in siti di Virginia, Pennsylvania, Texas e Idaho, tutti compatibili con questa diffusione.

L’ipotesi è rafforzata da altre prove. Studi genetici hanno individuato legami tra i nativi americani e popolazioni siberiane e asiatiche, mentre impronte umane scoperte nel Parco nazionale di White Sands (Nuovo Messico) indicano una presenza in America già tra 21.000 e 23.000 anni fa.

Il nuovo modello non sostiene la vecchia ipotesi solutreana, che parlava di una migrazione dall’Europa, ormai considerata poco probabile. Propone invece una connessione diretta con l’Asia orientale, dove le stesse tecnologie litiche erano già diffuse. Tuttavia, molte delle aree costiere che potrebbero confermare la teoria oggi sono sommerse, e serviranno nuovi scavi per trovare altre prove.

Le ricerche indicano che l’America non fu una nuova terra isolata, ma l’ultima tappa di un lungo viaggio umano iniziato in Asia e spinto dalla curiosità e dall’adattamento. Le popolazioni che arrivarono sul continente portarono con sé conoscenze e tecniche sviluppate in Europa e in Asia, lasciando tracce ancora visibili negli strumenti di pietra. Come scrive Stile Arte, “quegli uomini camminarono sulle acque e portarono con sé la storia della nostra specie”, unendo per la prima volta i due lati del mondo.