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Acea accelera e riscrive il futuro del settore idrico

 
Acea accelera e riscrive il futuro del settore idrico
Luca Lippi

Il settore idrico italiano sta vivendo una metamorfosi senza precedenti, passando da una gestione puramente infrastrutturale a una dimensione tecnologica d’avanguardia. Al centro di questa rivoluzione si posiziona il Gruppo Acea che, attraverso una mossa strategica di ampio respiro, ha deciso di accelerare sulla strada della transizione idrica.

Acea accelera e riscrive il futuro del settore idrico

L’operazione principale di questo nuovo corso è l’acquisizione del cento per cento di Aquanexa, una realtà che in pochissimo tempo è diventata il punto di riferimento per la gestione intelligente delle reti. Attraverso la controllata a.Quantum, il colosso romano ha siglato un accordo con Algebris Investments che proietta l'azienda verso una dimensione industriale dove l'acqua non è più solo una risorsa da distribuire, ma un flusso di dati da governare con precisione chirurgica.

UN INVESTIMENTO STRATEGICO

L’operazione finanziaria che porterà al completamento dell’acquisizione entro i primi mesi del 2026 ha un valore complessivo che si aggira intorno ai 205 milioni di euro. La particolarità di questo accordo risiede nella sua struttura dinamica, che non si limita a un semplice passaggio di proprietà ma scommette sul valore futuro dell’azienda. Il prezzo finale è infatti legato a una componente variabile, definita in gergo tecnico come meccanismo di earn-out ("integrazione di prezzo" che il compratore accetta di pagare al venditore solo se l'azienda acquistata riesce a raggiungere determinati obiettivi economici o finanziari nel prossimo futuro), che premierà la crescita della redditività di Aquanexa nel corso del 2025.

Le stime preliminari indicano un margine operativo lordo (la ricchezza che un'impresa riesce a generare soltanto attraverso la sua attività principale prima di essere decurtata dei costi e delle tasse) vicino ai 27 milioni di euro, un risultato straordinario se si considera che la società ha iniziato il suo percorso nel 2024 con numeri decisamente più contenuti. Questa crescita esplosiva, passata da poco più di un milione di euro agli attuali 150 milioni di fatturato, è stata possibile grazie a una strategia di espansione che ha saputo integrare undici diverse realtà, creando un campione nazionale della tecnologia applicata alle utility e agli enti pubblici.

L’AI AL SERVIZIO DELLA RISORSA IDRICA

Il cuore di questa operazione risiede nella visione industriale promossa dall’Ammiisntratore Delegato di Acea, Fabrizio Palermo, che identifica nella tecnologia il fattore decisivo per superare la crisi delle infrastrutture italiane. Secondo la guida del Gruppo, il settore idrico non può più permettersi di operare con logiche del passato. Per essere realmente competitivi e tutelare l'ambiente, è necessario unire le competenze ingegneristiche tradizionali alle potenzialità offerte dalla robotica e dai sistemi predittivi. L’obiettivo è creare un modello industriale capace di anticipare i problemi anziché limitarsi a riparare i guasti. In questo senso, l'intelligenza artificiale diventa uno strumento indispensabile per analizzare i consumi, rilevare le perdite occulte nelle reti sotterranee e ottimizzare ogni singola goccia d'acqua, garantendo un servizio più efficiente per i cittadini e una maggiore sostenibilità per il pianeta.

LA NASCITA DELLE RETI INTELLIGENTI

Il passaggio compiuto da Acea segna un confine simbolico fondamentale per l'intera economia nazionale. In un Paese dove le infrastrutture idriche risentono spesso del peso degli anni, l'integrazione di competenze digitali e ingegneria di rete rappresenta l'unica vera soluzione per la modernizzazione. Aquanexa si inserisce in questo contesto come un catalizzatore di innovazione, capace di fornire soluzioni che spaziano dalla digitalizzazione delle mappe idriche fino alla gestione operativa sul campo per grandi aziende e pubbliche amministrazioni. Questo significa che l’acqua sta entrando definitivamente nell’era delle reti intelligenti, le cosiddette smart networks, dove ogni tubazione è monitorata da sensori capaci di dialogare con centrali operative avanzate.

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE ITALIANA

L'acquisizione di Aquanexa non è dunque un semplice episodio di consolidamento societario, ma il manifesto di una nuova strategia di crescita industriale. Puntando su innovazione e competenze digitali, Acea si propone come il principale motore della transizione idrica nel Paese, dimostrando che anche settori tradizionalmente considerati conservatori possono diventare la frontiera dell'innovazione tecnologica. In un mondo segnato dai presunti cambiamenti climatici e, comunque, dalla necessità di una gestione oculata delle risorse naturali, il connubio tra grandi investimenti e modelli operativi orientati al futuro diventa la chiave per garantire la sicurezza idrica delle prossime generazioni. Con questo passo, l'industria dell'acqua smette di essere un comparto fatto solo di cemento e ferro per trasformarsi in un ecosistema di alta tecnologia.